«Qui a Pianura record di ammalati di cancro»
Ne parleranno domani nel Consiglio della Municipalità. E il tema sarà sempre lo stesso: Pianura e i rifiuti; Pianura e l’eventuale connessione tra i veleni per anni sversati nella discarica Difrabi e l’alto tasso di mortalità per tumori tra gli abitanti del quartiere. I timori sono aumentati ancora di più dopo le dichiarazioni dei periti dell’inchiesta sulla discarica, che hanno definito «non compatibile con la vita umana» l’aria di alcune zone di Pianura. «Lunedì saremo a Roma per una conferenza di servizio al Ministero - dice Giorgio Lanzaro, assessore della IX Municipalità - anche per questo l’incontro di domani è importante. Sono preoccupato per la situazione in cui viviamo. Non c’è stata finora - aggiunge Lanzaro - nessuna prova certa di una correlazione diretta tra i tumori registrati e lo sversatoio di Pianura, ma di certo sembra strano che si tratti solo di coincidenze». E di certo non credono nelle coincidenze gli abitanti di alcune strade di Pianura dove si è verificata un’alta percentuale di alcuni tumori, tanto da far definire alcune di queste vie come «strada della morte». Una tra tutte, via Pablo Picasso dove, secondo i residenti addiritura ci sarebbe un rapporto di 5 o 6 ammalati di cancro ogni 15 famiglie. Certo una correlazione diretta con la discarica non è dimostrabile, ufficialmente ma non è così per i residenti. Soprattutto per questo una delle maggiori attese degli abitanti è quella per la bonifica delle aree su cui insisteva la discarica. «Per la zona Pisani - conclude Lanzaro - dichiarata dal Ministero per l’Ambiente «Sin», cioè Sito di interesse nazionale, che comprende 4 discariche, occorre la bonifica dell’area. Ma se non arrivano i fondi tutti i propositi resteranno, ancora una volta, solo parole».