L’anatema di Sepe: maledizione immondizia, è uno scandalo
«Le emergenze sono l’unica cosa che a Napoli non mancano mai, Napoli sembra vivere di emergenze. È scandalosamente attuale il rinnovarsi dell’emergenza dei rifiuti, che incombe come una maledizione sul nostro territorio». Sono le dure, amarissime parole del cardinale Sepe, che ieri ha parlato alla città nel primo dei suoi «Dialoghi» (con l’attore Luca de Filippo e lo storico Paolo Macry). «La mancanza di lavoro, le illegalità e la violenza, il degrado ambientale e la complessa e ricorrente gestione dei rifiuti, con la conseguente mancata tutela della salute di noi cittadini»: questa la «lista» dei problemi che attanagliano Napoli e la sua area nelle parole di Sepe. In mattinata, intervistato da radio Vaticana, l’arcivescovo ha spiegato che i rifiuti sono «una macchia che non solo imbratta l’immagine, ma che adesso va a colpire anche la salute, va a colpire anche la dignità di ogni cittadino». Il cardinale Sepe difende anche la protesta dei manifestanti di Terzigno, che «si battono anche per la salute, perché dalle analisi che sono state eseguite è stato evidenziato che ci sono delle infiltrazioni anche nei terreni, nelle acque, nelle sorgenti. Bisognerebbe, però, che tutti insieme, ci prendessimo la responsabilità di tutto questo, perché dalla salvaguardia di quello che è il bene primario, la salute, si possa poi avere uno sguardo più allargato: qui siamo coinvolti un po’ tutti». Stordita dal dramma rifiuti, intanto, la città deve fare i conti con un’emergenza che si aggrava ogni giorno di più. «Sulle quasi tremila tonnellate di immondizia che si trova in strada pesano anche 150 tonnellate di acqua - spiega l’assessore Giacomelli - Le piogge cadute insistentemente sulla città nelle ultime 24 ore, infatti, hanno inzuppato la spazzatura facendone lievitare il peso». Il quantitativo raccolto e sversato nella giornata di ieri è finito, per 750 tonnellate, nella discarica di Chiaiano mentre il restante è stato scaricato nei magazzini degli Stir di Giugliano e Tufino. La lentezza delle operazioni di conferimento negli impianti Stir ha determinato anche l’impossibilità di scaricare 35 compattatori: «Quindi circa 400 tonnellate di immondizia sono rimaste a bordo degli automezzi», ha spiegato l’assessore all’igiene urbana del Comune. Il Comune ha dato indicazione per interventi straordinari da effettuare nelle strade particolarmente ricoperte dall’immondizia. Nella notte appena trascorsa i mezzi dovrebbero aver svolto interventi soprattutto al corso Vittorio Emanuele, in via Salvator Rosa e a piazza Montecalvario.