Cirieli: l'inceneritore lo faremo io e Romano
De Luca ha le idee chiare sul termovalorizzatore. Ieri sulla sua pagina Facebook rifletteva: «Ha ragione Bersani. Sui termovalorizzatori rischiamo di mettere un’intera regione nelle mani della camorra e questa è una responsabilità che noi non intendiamo assumere». Ma Cirielli non gli dà tregua. E sul tema va per le spicce: «Il sindaco di Salerno continua ad inondarci via etere con un cumulo di fesserie». In sostanza mentre il primo ritiene che i provvedimenti del governo debbano essere ancora chiariti, e tuttavia non intende recedere dalla sua posizione («O lo faccio io quell’impianto o niente»), il secondo si dice convinto che ci sia un’unica strada: «Il termovalorizzatore è saldamente nelle mani dell’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano». È una polemica scoppiettante: «De Luca riferisce che la Provincia di Salerno sia stata fatta fuori dalla vicenda termovalorizzatore quando è notorio, invece, che il presidente del Consiglio personalmente ha chiarito che l'operato della Provincia è salvaguardato», osserva Cirielli. E, ricordando l’incontro tra Maroni e Bersani, a margine del consiglio dei ministri, Cirielli fa la sua ricostruzione dell’accaduto, non mancando di fare maliziosi riferimenti a presunti appoggi dall’interno dello stesso Pdl di cui godrebbe il sindaco. «Il sindaco chiedeva con insistenza, grazie ad importanti sponsor del Pdl e della Lega (la tanto da lui vituperata Lega) di gestire direttamente bando e gara, chissà come mai, ma rimane con le pive nel sacco». Poi Cirielli spiega la procedura che dovrebbe seguire alle decisioni del governo. «Il decreto - dice - assegna alla Regione poteri in deroga per accelerare la procedura d'intesa con la Provincia, ma la sostanza è che tutto rimarrà nelle mani sempre della stessa persona: Giovanni Romano. Infatti, l'assessore regionale all'Ambiente ha seguito tutte le fasi della vicenda termovalorizzatore e oggi continuerà nella sua nuova veste». «Dietro le "solite delucate" - conclude Cirielli - il sindaco vuole nascondere l'ennesima brutta figura come all'Asi, come all'aeroporto così come al Consorzio farmaceutico e, per ultimo, all'assemblea dei sindaci dell'Asl, dove è stato sconfessato dal suo stesso partito che gli ha preferito il bravo sindaco di Atena». Senza peli sulla lingua come al solito Cirielli preferisce non mandarle a dire le sue verità, anche se sgradevoli. E nonostante Maroni abbia spiegato abbondantemente che la discussione con Bersani sui termovalorizzatori fosse irrituale, e che lo stesso Berlusconi abbia parlato con Cirielli per rassicurarlo, non si placa la bufera politica. In sostanza Cirielli cavalca il momento per capitalizzare quanto più possibile nella sua battaglia personale con il ministro Carfagna. La quale infatti è stata impegnata nella difesa di un provvedimento che sottraesse alla querelle Cirielli-De Luca la gestione del termovalorizzatore. Alla lettura del decreto varato giovedì scorso dal Consiglio dei ministri dunque si potrà avere un quadro definitivo sui passi che porteranno alla realizzazione dell’impianto. Per realizzare il termovalorizzatore è in corso un bando internazionale. Ma le imprese, al momento, in una situazione di incertezza, probabilmente saranno scoraggiate dal partecipare. Infatti l’intera operazione richiede un investimento privato cospicuo: oltre 200 milioni. Non avere certezza, nemmeno su chi ha i titoli per appaltare l’opera, non è certo il miglior modo per partire.
L'importo complessivo dell’investimento (progettazione e costruzione) risultante dal preliminare del progetto ammonta a 228 milioni che con spese generali e tecniche raggiunge in 296 milioni. Tutte le attività oggetto della concessione saranno effettuate con risorse totalmente a carico del Concessionario individuato a seguito di espletamento di procedura ad evidenza pubblica. Restano a carico dell’Ente Provincia il solo completamento (in parte) delle procedure di esproprio per le quali si farà ricorso al fondo speciale della Protezione Civile e la viabilità esterna (variante alla provinciale 25) da realizzarsi con fondi Fas regionali. Con riferimento alla tariffa di conferimento dei rifiuti il Piano economico e finanziario allegato al progetto preliminare prevede un livello iniziale della tariffa di conferimento all’impianto di € 93 euro per tonnellata per lo smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati Sono previste royalty, a favore del Comune ospitante l’impianto e dei Comuni limitrofi. La royalty annuale è di 5,20 euro a tonnellata per Salerno ; la royalty annuale a favore di tutti i comuni limitrofi all'impianto è di un euro per ogni tonnellata complessiva di rifiuto conferita all’impianto. Prevista anche una royalty annuale di sei euro a tonnellata per i Comuni limitrofi all'impianto. Il canone di concessione del diritto di superficie da corrispondersi alla Provincia di Salerno è di pari un milione di euro. Il termovalorizzatore di Salerno è ammesso alle agevolazioni tariffarie per la vendita di energia elettrica prodotta. La durata della concessione massima è di 20 anni.