«No alla discarica, difenderemo il Formicoso»
«Stanno mettendo in essere uno dei crimini più grandi che potessero perpetrare contro questo territorio». Non le manda certo a dire, e non è una novità, il sindaco di Bisaccia Marcello Arminio. Le sue parole esprimono tutto il rammarico, la rabbia e la disperazione dei cittadini dell'alta Irpinia rispetto a quella che ormai pare una certezza: l'individuazione di una fetta del Formicoso, tra i comuni di Andretta (il più «esposto»), Bisaccia e Vallata, tra i siti da adibire a discarica. Gli ultimi due giorni, conditi da indiscrezioni, ipotesi e speranze di una smentita, hanno, invece, contribuito ad alimentare un clima di tensione che ormai si taglia a fette. «Stiamo vivendo - dice il sindaco di Andretta Caruso - un periodo di passione e sembra di stare andando incontro ad un periodo ancora peggiore». Si aspetta solo la conferma ufficiale di una notizia pressocchè certa. Che arriverà questa mattina con la pubblicazione del Decreto firmato ieri da Napolitano sulla Gazzetta ufficiale. Già oggi scatteranno le prime iniziative di protesta, a cominciare da una pubblica assemblea che sarà organizzata in tutta fretta per informare le cittadinanze dei tre comuni. Non c'è alcuna intenzione di accettare passivamente le decisioni del Governo. La parola «arrendersi», da queste parti, è stata abolita. «Non abbiamo paura - evidenzia ancora Arminio - di Berlusconi, tantomeno dell'esercito o delle forze di polizia. Non temiamo l'arresto, siamo pronti a tutto per difendere il nostro territorio». Già da ieri, alcuni cittadini della zona hanno attivato una sorta di controllo e monitoraggio sul territorio, per evitare un blitz a sorpresa dei militari. Anche se c'è ancora molta incertezza rispetto all'area individuata. L’indicazione è quella di un territorio nel comune di Andretta, possibile località Pero Spaccone, ma non è da escludere «altro». E le parole di Bertolaso in conferenza stampa, «abbiamo inserito nel decreto tutti i siti possibili ma non è detto che in tutti venga realizzata una discarica», non tranquillizzano affatto le comunità locali. «La gente - aggiunge il sindaco di Andretta - ha tanta rabbia dentro ed è pronta a sfogarla, portandosi in piazza per difendere il territorio». Proprio Caruso, ieri sera, ha già tenuto un incontro con i consiglieri comunali per fare il punto della situazione ed avviare l'organizzazione di iniziative di protesta. L'obiettivo principale è quello di coinvolgere quanta più gente possibile, di ribellarsi in massa contro l'ipotesi discarica. Ma, non si esclude l'opportunità di percorrere altre strade. Un percorso che ha già intrapreso il sindaco di Vallata Casarella. «Possiamo avviare - spiega il primo cittadino - un'opposizione sul piano tecnico e legale. Il Decreto del Governo potrebbe avere un certo profilo incostituzionale: un provvedimento del genere, infatti, non è ammissibile in zone come le nostre che sono immuni al problema rifiuti». Un discorso che lo accomuna al sindaco di Bisaccia. «Sono arrabbiato con tutti - dichiara Arminio -. Con Bassolino che si lava le mani, con la sinistra che si volta dall'altra parte e ci lascia soli, con il Governo che anziché essere determinato dove il problema è concreto e reale, lo è con la povera gente, con i territori virtuosi». Mentre ad Ariano, dunque, si tira un sospiro di sollievo per l'ormai quasi certa esclusione di Difesa grande dal piano del Governo, in alta Irpinia torna l'allarme. La tensione è alla stelle e la gente è pronta a diventare protagonista della protesta contro il rischio discarica.