Lo sfogo: vado al gruppo misto Poi Berlusconi placa Edmondo
Il premier lo convoca a Roma
Prima le polemiche con il ministro Carfagna, poi il blitz di Bersani a palazzo Chigi, quindi i poteri commissariali assegnati al governatore Caldoro sui termovalorizzatori. Per il presidente della Provincia Edmondo Cirielli la giornata di ieri è stata lunga e intensa. Poco dopo le 13, quando da Roma arrivano le prime notizie, il numero uno di palazzo Sant’Agostino ha una lunga telefonata con il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, e gli anticipa le proprie intenzioni di lasciare il partito e di iscriversi al gruppo misto in segno di protesta. Per Cirielli sono momenti difficili: l’indiscrezione è raccolta in un lancio dell’agenzia Adnkronos solitamente beninformata su quanto avviene in casa Pdl. Il presidente confida ai suoi più fidati uomini si sentirsi amareggiato perchè si sente lasciato solo dal suo partito; perchè confidava in una difesa del suo lavoro da parte del Popolo della libertà. «Così sconfessano il mio lavoro», commenta con pochi. Dopo le 16, però, arriva una telefonata che lo rasserena. Dall’altro capo del telefono, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La telefonata è breve: è la convocazione per oggi a palazzo Chigi. «Sono molto contento di aver ricevuto la telefonata del premier - commenta Cirielli- mi ha garantito che il ruolo svolto dalla provincia di Salerno per il termovalorizzatore è stato apprezzato, verrà salvaguardato e valorizzato». E prosegue: «Berlusconi mi ha assicurato che il presidente della Regione Campania Caldoro non ha avuto poteri commissariali sostitutivi delle competenze dei presidenti delle province, ma si affiancherà per accelerare i tempi di valorizzazione degli impianti, d’intesa con i presidenti delle amministrazioni provinciali cui resta la competenza prevista dalla legge attuale». «Sono convinto - aggiunge - che è stata intrapresa la strada giusta, attesa la grande stima e considerazione personale che nutro per il governatore. Ringrazio i colleghi parlamentari del Senato e della Camera per la solidarietà che mi hanno espresso. Ringrazio anche i capigruppo del Pdl per aver rispettato il lavoro della Provincia di Salerno». Preferisce non dire altro il presidente Cirielli impegnato in una serie di incontri e di riunioni alla Borsa Mediterranea del Turismo e non solo. Blindato dai suoi più stretti collaboratori che garantiscono: «Si è rassenerato. È stato soltanto un momento di amarezza. Non lascia il partito». Ma la giornata per lui non era iniziata con il piede giusto. Reduce da una nottata di polemiche con il ministro Mara Carfagna e il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, Cirielli aveva inaugurato la manifestazione di Paestum mantenendo toni bassi. «Non voglio fare polemiche con nessuno - aveva detto con tono pacato - non è questo il giorno delle polemiche». Poi aveva preferito lasciare la passerella della Bmta e andare a riposare per un’oretta, facendo slittare il taglio del nastro e la visita agli stands.