Gestione alla Provincia dopo la super Tarsu ecco i consulenti d'oro
La Sapna - acronimo che sta per Sistema ambiente Provincia di Napoli - è una spa totalmente di proprietà della Provincia ed è stata costituita il 30 dicembre del 2009. E ha il compito della gestione dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Nella sostanza è perché è stata affidato alla Sapna questo servizio che la Tarsu aumenterà di un altro 10% entro la fine dell’anno. Essendo una società di scopo si applica l’Iva così i proventi della Tarsu che incassa sono assoggettati a tassa.
Lo Stato beffa due volte i cittadini di Napoli e della Provincia prendendosi due volte le tasse per un servizio che non eroga, vista l’emergenza rifiuti in atto. Che struttura è la Sapna? Come è fatta? Guidata dal prefetto Corrado Catenacci, che è stato anche commissario per l’emergenza rifiuti, la Sapna ha un costo «per attività e servizi di struttura» di oltre 600mila euro. Non si tratta del costo dei dipendenti, ma della struttura, della cabina di comando. Che si avvale dunque di diverse consulenze, per la precisione nove. Quella contabile amministrativa che vale 60mila euro; consulenza lavoro e risorse umane altri 20mila euro. Quindi l’assistenza tecnica per attuazione della legge 26, quella che dà alla Provincia la gestione del ciclo dei rifiuti ancora per 20mila euro. Non è finita qui. C’è un’altra consulenza legale, contrattualistica e amministrativa da 60mila euro. Altre due consulenze giuslavoristiche rispettivamente di 15 e 24 mila euro. Poi la consulenza per la redazione degli atti di gara per la Tarsu da 20mila euro e la consulenza per l’affidamento della gestione Tarsu da 30mila euro. E ancora 5mila euro per l’assistenza alla redazione del piano industriale di Sapna. Quindi altri 20mila euro per «information technology». Fin qui le consulenze, poi ci sono la bellezza di 45mila euro per «pulizia e manutenzione ufficio» e altrettanti per le utenze Enel, Telecom e Tim, i telefonini. In totale sono 364mila euro. Come si arriva a oltre 600mila euro? Sempre alla voce «Costi per l’attività di struttura» spicca quella sul personale. «L’esperimento del bando per l’assunzione di sei unità la cui conclusione è prevista per il mese di novembre comporta l’assunzione per il mese di dicembre pertanto la nuova valorizzazione da recepire per il 2010 è pari a 24.628 euro». Bisogna moltiplicare questa somma per dodici, ovvero i mesi di lavoro nel 2011 e si arriva a 295.536 che, sommati a 364mila euro, fa 659.536 euro. Tanto costa ogni anno la struttura di comando della Sapna ai cittadini. Con La Tarsu che aumenta proporzionalmente all’altezza della monnezza e che ha in serbo per Natale per ciascuna famiglia una stangata di 52 euro.