Bassolino chiama Berlusconi «Sono preoccupato, si collabori»

E' l'ex governatore a telefonare con il timore di nuove crisi
"Fatti aiutare anche da Bersani"
18 novembre 2010 - Adolfo Pappalardo
Fonte: Il Mattino

Una telefonata di dieci minuti appena. Da un capo Silvio Berlusconi, dall’altro Antonio Bassolino. È stato l’ex governatore a chiamare palazzo Chigi subito dopo pranzo. E, con sorpresa, nel giro di pochi minuti il Cavaliere, mentre annunciava il suo imminente ritorno a Napoli (poi rinviato), l’ha richiamato. «Ciao Antò, come stai?», ha esordito il premier e un paio di minuti sono andati via in toni confidenziali e convenevoli. E d’altronde tra Bassolino e Berlusconi i rapporti sono sempre stati buoni. Ma il motivo della telefonata, è chiaro, non era certo per risentirsi. L’ex governatore infatti ha chiamato perché seriamente preoccupato della nuova emergenza rifiuti che sta assediando Napoli. Ne sa qualcosa Bassolino che in dieci anni a palazzo Santa Lucia di queste crisi ne ha viste. E ha il polso della situazione. Abbastanza da capire che la crisi possa acuirsi a cavallo degli ultimi giorni dell’anno. «Se fossi Berlusconi, per risolvere il problema dei rifiuti a Napoli, chiamerei anche Bersani. Mi chiuderei in una stanza, insieme a tecnici di prestigio e comunemente considerati seri, con tutte le istituzioni, e lavorerei a una soluzione condivisa», aveva spiegato venerdì sera durante un incontro alla fondazione Sudd, facendo presente che in queste situazione occorre la collaborazione di tutti. Anche perché aveva detto «se non si interviene in tempo sui rifiuti si può andare in una situazione perfino più grave di quella di tre anni fa». Parole, concetti che ha ribadito anche ieri al Cavaliere durante la telefonata. «Occorre far prevalere l’interesse generale dinanzi ad una crisi rifiuti a Napoli che col passare dei giorni diventa sempre più allarmante», ha spiegato poi sul suo blog raccontando della telefonata in cui Bassolino ha fatto presente che l’opposizione e il pd non si tireranno indietro e faranno la loro parte. «Le strade - sottolinea Bassolino - sono piene di rifiuti e non si intravedono vie di uscita. In questo senso la crisi di oggi può essere peggio di tre anni fa. Di questo rischio reale e incombente ho sentito il dovere di parlare con il presidente Berlusconi». E per l’ex governatore occorre che «si stanzino le risorse necessarie e si verifichi la possibilità di modifiche legislative. Si faccia in modo che tutte le istituzioni locali e nazionali si mettano ad uno stesso tavolo senza perdersi in dispute sulle competenze. Si parli anche con Bersani e con le forze politiche di opposizione». Poi conclude: «I rifiuti non sono né di destra, né di sinistra. Su di essi, fermo restando la giusta e forte dialettica tra schieramenti su tante questioni, è doveroso far prevalere la collaborazione istituzionale e l'interesse generale».

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