L’ultimo affondo di Bertolaso: gli enti locali remavano contro

Gli allegati al testo per il governo
"Proteste e violenza sotto l'egida di sindaci con la fascia tricolore"
18 novembre 2010 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

«Le ripetute violazioni dell'ordine e della sicurezza pubblica, poste in essere anche con il coinvolgimento di soggetti estranei alle problematiche determinanti le situazioni di protesta, e piuttosto, dediti al compimento di azione di sistematica contestazione e violenza...si sono svolte sotto la sostanziale egida dei sindaci dei Comuni interessati che, indossando la fascia tricolore, hanno preso parte attiva alle azioni di interdizione del transito dei veicoli utilizzati per il trasporto dei rifiuti»: lo scrive Guido Bertolaso nel documento di accompagnamento del testo del decreto che sarà discusso oggi dal governo riferendosi alle manifestazioni contro la discarica di Terzigno. E non solo. Nel presentare il testo che stoppa i siti a Cava Vitiello, Valle della Masseria e Andretta, stanzia (ma questo è un punto tutto da vedere) fondi per gli enti locali e stabilisce che i dipendenti dei consorzi di bacino debbano essere assunti dagli enti locali, l'ex capo della protezione civile scrive parole di fuoco. «Va ricordato che questi Uffici .si erano fatti promotori di specifiche iniziative atte ad assicurare, attraverso forme straordinarie di finanziamento e deroghe al patto di stabilità, la definitiva risoluzione delle problematiche economico-occupazionali e sociali nel settore dei rifiuti, ma le opposizioni delle amministrazioni competenti in termini sostanzialmente interdittivi rispetto al varo delle misure proposte, unitamente alla mancata assegnazione delle risorse finanziarie occorrenti per dare concreta attuazione agli accordi di programma sottoscritti in sede locale dal ministero dell'ambiente quali misure di indispensabile compensazione ambientale, hanno contribuito ad aggravare il contesto». In sostanza Bertolaso sottolinea come la mancanza di fondi e la scarsa collaborazione degli enti locali abbia finora impedito una soluzione dei problemi. E prosegue: «Si sono dovute registrare: la ingiustificata inerzia delle amministrazioni provinciali e comunali campane nell'attivazione dei processi di organizzazione e gestione del ciclo integrato dei rifiuti, la mancata predisposizione di iniziative volte ad assumere la gestione dei siti e degli impianti ricadenti negli ambiti territoriali di competenza, il mancato avviamento delle opere di completamento, ampliamento e accessorie degli interventi infrastrutturali realizzati dalla strutura del Sottosegretario all'emergenza rifiuti». Poi si passa all'attacco della Regione: «Deve poi constatarsi – precisa Bertolaso – la inadeguata azione, questa volta da parte dell'Amministrazione regionale, riguardo agli indispensabili interventi di coordinamento e regolamentazione afferenti al ciclo dei rifiuti». Infine tocca al governo. Scrive Bertolaso: «Neppure si è potuta registrare, negli indispensabili termini di tempestività e puntualità, l'adozione di iniziative di commissariamento nei confronti delle amministrazioni Comunali inadempienti».

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