Dopodomani stop definitivo al Formicoso
Approderà dopodomani nella riunione del Consiglio dei ministri la proposta di nove punti per l'emergenza rifiuti, concordata dalle cinque Amministrazioni Provinciali della Campania e dalla Regione. Ma c'è già un sì, seppure ufficioso, per salvare il Formicoso dall'ipotesi discarica. Nella bozza, infatti, è inserita, in cima all'elenco, la cancellazione dei siti individuati dalle legge nel 123 del 2008 per la realizzazione di nuovi impianti. Si tratta di Valle della Masseria, Cava Vitiello e di Andretta. Ieri, nel corso di un incontro di pre-consiglio, l'intero impianto della proposta è stata approvata, compresa la cancellazione dei tre progetti per eventuali nuovi sversatoi. Tutto sta procedendo, dunque, secondo le previsioni. Un ulteriore raggio di luce per le popolazioni altirpine che attendono con trepidazione l'ufficializzazione del provvedimento, fortemente voluto dal presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia. Nell'ambito della riunione di ieri sono stati giudicati positivamente anche gli altri punti del documento, eccezion fatta per quello concernente l'esclusione delle spese sostenute dagli enti locali per il ciclo integrato dei rifiuti dal computo finanziario, circa il rispetto del Patto di stabilità. In merito, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha chiesto di poter approfondire l'argomento. Comunque, se ne parlerà dopodomani nell'ambito del Consiglio dei ministri. Per il resto, come detto, la proposta avanzata da Province e Regione Campania è stata accolta in toto. Tra gli altri principi, è fissato l'obbligo alla Provincia di Napoli di realizzare entro sei mesi impianti di smaltimento finale dei rifiuti sul territorio provinciale per assolvere alle esigenze della provincia stessa. Ancora, la disarticolazione del Consorzio unico Napoli-Caserta, rimandando ad una fase successiva l'attuazione del principio; il subentro della Provincia di Napoli nella gestione degli impianti Stir di Giugliano e Tufino; l'autorizzazione alla Cassa Depositi e Prestiti a contrarre mutui con gli enti locali per l'estinzione dei debiti contratti dagli stessi enti per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. È stata chiesta, infine, l'anticipazione di 100 milioni di euro alla Regione Campania a valere sui fondi Fas di spettanza di Palazzo Santa Lucia per la raccolta differenziata da destinare a Comuni e Province e l'attivazione dei poteri sostitutivi in caso di Comuni inadempienti, relativamente al raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata stabiliti dalla legge.