A Pustarza i primi rifiuti da Caivano

Dieci compattatori per 300 tonnellate
dalla Regione s'invoca nuova solidarietà
17 novembre 2010 - Maria Elena Grasso
Fonte: Il Mattinmo Avellino

Savignano. Sono arrivati di buon mattino, subito dopo le ore 7 di ieri, i primi sei compattatori carichi di rifiuti tritovagliati da Caivano. Un'ora dopo ne sono arrivati altri quattro. Complessivamente nella discarica di Pustarza sono stati sversati circa 300 quintali di rifiuti, oltre quelli provenienti dalla provincia di Avellino. Insomma, solo poco in più rispetto agli altri giorni quando a sversare la cosiddetta «quota di solidarietà» erano i comuni del Salernitano. Non ci sono state code di mezzi davanti all'impianto, nè tensioni. Rispetto al precedente conferimento, non si sono fatti vedere da queste parti neanche gli ambientalisti, complice probabilmente il maltempo che ha imperversato per tutta la mattinata. Tutto si è svolto regolarmente, sotto la vigilanza della polizia. Intanto da Napoli rimbalzano le esplicite dichiarazioni che il procuratore della Repubblica, Lepore, ha rilasciato alla commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti. «Dovrebbe essere fatta soltanto una discarica, venuta meno quella di Cava Sari - ha detto Lepore - e dovrebbe essere fatta a regola d'arte, lontana e isolata dai centri abitati, tipo nei territori di Avellino e Benevento, perché noi non abbiamo più terreni se non quelli della piante sui balconi. «Non possiamo fare delle piccole discariche che poi si riempiono - ha aggiunto - ma un invaso che duri due o tre anni, il tempo necessario per realizzare i termovalorizzatori». Anche l’assessore regionale all’Ambiente, Romano, è stato ascoltato dalla Commisione parlamentare. «Il termine provincializzazione - ha spiegato - deve essere interpretato in maniera diversa: perché non è che le Province sono diventate proprietarie e arbitri assoluti del sistema di smaltimento, quello che sta succedendo a Napoli città e provincia potrebbe succedere altrove». Ritornando agli sversamenti a Pustarza, il sindaco Ciasullo ha spiegato «di aver controllato che tutto si svolgesse nel rispetto delle regole». «A noi compete il controllo sulla tipologia dei rifiuti. Lo abbiamo fatto, dando atto alla struttura di Caivano di aver inviato solo rifiuti tritovagliati. In discarica non è arrivato il tal quale. Anche per i prossimi giorni continueremo a vigilare e a fare in modo che non si vada oltre gli impegni assunti. D'altra parte non potrebbe essere diversamente: Pustarza è attrezzata per accogliere solo determinate quantità giornaliere. Mi auguro, piuttosto, che l'emergenza possa finire e che si possa utilizzare l'impianto solo per la nostra provincia. Le notizie che arrivano da Napoli non sono, tuttavia, incoraggianti; sarebbe opportuno individuare anche altre soluzioni. Diversamente si penserà sempre e solo alle discariche in esercizio».

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