Rifiuti, Napoli in ginocchio "Ci aiutino le altre Province"

Caldoro: lotteremo contro la crisi giorno per giorno. Iervolino: sono preoccupata
13 novembre 2010 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Nulla di fatto ieri sera nell’ennesimo vertice in prefettura:oggi resteranno a terra altre seicento tonnellate di rifiuti che si andranno ad aggiungere alle mille e cinquecento che già si erano accumulate nei giorni passati. Per l’intera giornata era circolata l’ipotesi che il governatore Caldoro potesse firmare una nuova ordinanza per portare nelle discariche delle altre province i sacchetti di Napoli e dintorni, ma alla fine questa non è arrivata. Forse anche perché non si dispera di raggiungere prima o poi un accordo. All’incontro di ieri sera hanno partecipato anche i prefetti di Napoli, Andrea De Martino, Caserta Ezio Monaco, Avellino Ennio Blasco, i presidenti della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e di Caserta Domenico Zinzi, l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano e quello comunale all’Igiene Paolo Giacomelli. I presidenti delle Province erano stati convocati ad horas dopo un primo summit tenuto nel primo pomeriggio. Non erano, però, presenti quelli di Benevento, Aniello Cimitile, di Avellino Cosimo Sibilia, e di Salerno, Edmondo Cirielli. Da questi ultimi è arrivata, comunque, una moderata, ma condizionata disponibilità. Sibilia, ad esempio, si è detto pronto a fornire una «quota di solidarietà» ospitando una piccola quantità di spazzatura made in Naples: ma solo dopo che il governo avrà cancellato Andretta dalla lista delle possibili discariche. Al termine dell’incontro il presidente Cesaro si è detto «cautamente ottimista». «Ho notato un cambio di passo nel clima che si è creato con le altre Province. La riunione è stata importante anche se non ci sono stati risultati immediati». E l’assessore Romano ha spiegato: ««Avellino e Benevento hanno dato una grande disponibilità. Sono manifestazioni di volontà importanti, significative, che denotano anche una grande maturità perché se si è in difficoltà lo è l’intero sistema regionale».Per passare alla fase operativa, però, sarà necessario un nuovo incontro che si terrà probabilmente nelle prossime ore. Il vertice è arrivato dopo una giornata al cardiopalma con incontri e dichiarazioni incrociate. Il governatore Stefano Caldoro, già in mattinata aveva spiegato: «Noi continueremo ad affrontare questa crisi come una lotta giorno per giorno». Il sindaco Rosa Russo Iervolino ha continuato a chiedere insistentemente la solidarietà delle altre province campane sottolineando anche che il termovalorizzatore di Acerra «ricade sul nostro territorio, ma accoglie i rifiuti di tutti. Mi pare che la reciprocità non sia una pretesa impossibile. Del resto quando i malati delle altre province vengono a Napoli sono accolti». Intanto una parte della spazzatura potrebbe essere diretta verso gli stir di Battipaglia, Casalduni, Avellino e Santa Maria Capua Vetere. E sembra aver dato qualche frutto la ricerca di aziende disponibili a prelevare l’umido giacente presso gli stir per lavorarlo fuoriregione. Su questa ipotesi si è mobilitato Daniele Fortini, amministratore delegato dell’Asia, ma anche presidente di Federambiente, l’associazione delle imprese del settore. Alcune di queste si sarebbero dette disponibili a dare una mano, previo, però, pagamento anticipato. Nessun riscontro, invece dalla Puglia. Gli amministratori regionali sono rimasti, per il momento, fermi sul loro no al trasporto del materiale dei rifiuti speciali non pericoli provenienti dagli stir campani presso le discariche Italcave Spa di Taranto, Ecolevante di Grottaglie e Vergine srl di Taranto. Prosegue anche la ricerca di siti di stoccaggio in tutta la Provincia. Uno è stato individuato ad Afragola dove il sindaco Vincenzo Nespoli è in attesa del parere dell’Asl per trasformare l’area dove sorgerà l’isola ecologica in sito di stoccaggio. Un altro sito potrebbe nascere in località Pantano, ad Acerra, dove, però, il sindaco Tommaso Esposito si è opposto all’ordinanza firmata nelle settimane scorse dal presidente della Provincia, Luigi Cesaro.

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