S.Felice-Maddaloni

Boicottaggio della discarica per fermare la Commissione

12 novembre 2010 - Valerio Nobile
Fonte: Il Mattino

Una ricognizione dei siti inquinati di San Felice a Cancello e Maddaloni, con annesso «giallo». Il giallo è quello del cancello d'accesso al Foro Boario bloccato da colate di cemento: opera di ignoti, nella precedente notte, molto probabilmente con l’obiettivo di impedire l'accesso alla Terza Commissione Speciale regionale per il controllo sulle bonifiche ambientali e sui siti di smaltimento rifiuti e ecomafie in programma ieri. «Qualche ”burlone” voleva impedirci l'accesso ma non c’è riuscito», è il commento amaro del sindaco di Maddaloni Antonio Cerreto, anch'egli presente con il consigliere Bove. Obiettivo mancato visto che, sfruttando uno spazio tra lo stesso cancello e il muro di cinta, la commissione rappresentata dal presidente Antonio Amato e dal consigliere regionale Pasquale De Lucia è riuscita ugualmente ad entrare, prendendo atto della situazione del sito nato nel 2004 come sito di trasferenza. «Il Foro Boario è una questione da risolvere quanto prima, e bisogna chiedersi cosa farne dopo la bonifica. Vista l'attuale situazione penso che sarà impossibile senza il coinvolgimento di privati ma posso comunque assicurare - ha dichiarato il presidente Amato - che torneremo su tali questioni con apposite iniziative istituzionali. Quanto al cancello, invieremo una nota a Prefettura e Carabinieri, per segnalare l'accaduto». Il gruppo regionale del Pd ha espresso «forte solidarietà» ad Antonio Amato, al consigliere regionale Pasquale De Lucia e al sindaco di Maddaloni. «Chiediamo alla prefettura di Caserta - ha aggiunto il capogruppo Russo - una immediata verifica sull'agibilità di tale sito e alla procura di Santa Maria Capua Vetere di indagare sull'accaduto». Le segnalazioni riportano al centro dell'attenzione anche la rimozione della recinzione che delimita, in quanto area sequestrata, Cava Monti. «Chiederemo al consiglio regionale di costituirsi parte civile nei processi che riguardano simili problematiche», ha concluso Amato che ha poi annunciato per il prossimo 22 novembre l'audizione dei Procuratori Generali di Napoli, Nola e Santa Maria Capua Vetere sul tema delle ecomafie. «Ho la consapevolezza che bisogna partire da questo territorio per avviare uno screening sui reati ambientali in Terra di Lavoro. Le istituzioni devono prendere atto dei problemi della gente e fornire risposte», ha dichiarato De Lucia, ideatore della ricognizione, e che aveva guidato la spedizione nella precedente visita alla Cava Tavernole di San Felice a Cancello.

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