Salta il Consiglio dei ministri per il via libera alle discariche

13 novembre 2010 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

Non ci sarà oggi il previsto consiglio dei ministri e quindi non si potrà procedere all'annunciata cancellazione delle discariche di Terzigno (Cava Vitiello), Serre (Valle della Masseria) e Andretta (Formicoso). Resta al palo l'intero decreto che avrebbe dovuto sbloccare la situazione campana prevedendo una serie di norme capaci di tracciare la strada da seguire nei prossimi mesi. Un decreto che prima ancora di essere varato ha scatenato una serie di proteste. A partire da quelle delle Province che hanno ottenuto la cancellazione del previsto commissario per gli impianti. Il consorzio unico di bacino, invece, dovrebbe essere scisso in «due entità distinte, su base provinciale». I lavoratori di Napoli andrebbero alle dipendenze della Sapna e quelli di Caserta della Gisec. Gli stir di Giugliano e Tufino passerebbero dall'Asia alla Provincia di Napoli. Ai Comuni dovrebbe essere concessa la possibilità di contrarre mutui «finalizzati all'estinzione dei medesimi debiti e rimborsabili con piano finanziario di rientro pluriennale di durata non superiore a venti anni». Gli enti locali campani potrebbero assumere impegni di spesa per incrementare la differenziata. Previsto anche lo sblocco dei 100 milioni da parte del ministero dell'economia proveniente dai fondi Fas «per la quota regionale spettante alla Campania». Ma il decreto, finora, non ha comunque finora trovato la necessaria copertura finanziaria e quindi i suoi contenuti restano ipotetici. E oggetto di ampia discussione. Una delle ipotesi in campo, caldeggiata dagli enti locali, è quella di indicare nel testo di legge anche ipotesi alternative alla discarica di Terzigno: senza una nuova discarica sembra ormai evidente che governare il ciclo dei rifiuti sarà molto difficile.

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