La Perizia

Accuse all’Asìa: non rispettate le procedure di legge

12 novembre 2010 - fr.gr.
Fonte: Il Mattino

Nelle relazioni dei consulenti dei Comuni vengono usate parole durissime verso l’Asìa. Il chimico Michele Moscariello, lo ha detto chiaramente: «Dinanzi al superamento di questi parametri appare grave e incomprensibile che non siano state adottate dall’Asia e dagli organi preposti al controllo tutte le procedure operative previste». Moscariello ha citato l’articolo 242 del decreto legislativo 152 del 2006, il cosiddetto «Testo Unico Ambientale», che al comma 1 recita: «Al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito, il responsabile dell'inquinamento mette in opera entro ventiquattro ore le misure necessarie di prevenzione». Ventiquattro ore per intervenire, dunque. Invece è passato più di un anno e la problematica della falda acquifera è stata sollevata solo quando era ormai già montata la protesta. Anche l’altro consulente, il geologo Giovanni Battista De Medici ci è andato pesante, parlando di «disfunzioni gestionali e progettuali», specificando che l’inquinamento potrebbe essere antecedente alla stessa discarica e invocando ulteriori esami. De Medici ha aggiunto che il terreno argilloso usato per impermeabilizzare la discarica, «non è perfettamente tale», e che la ghiaia usata per l'impianto «potrebbe causare dei fori nelle guaine, in quanto in parte spigolosa». I due tecnici hanno poi spiegato che prima dell’apertura della discarica «è mancata un’analisi stratigrafica».

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