Messaggio del Papa ai bimbi vulcanici "Prego per voi"

Da Boscoreale erano partite centinaia di letterine con i rifiuti sul Vesuvio "La Madonna vi protegge"
11 novembre 2010 - Mirella D’Ambrosio
Fonte: Il Mattino

Boscoreale. I bambini della discarica chiamano, il Papa risponde. È arrivato ieri l'atteso riscontro alle missive inviate a Benedetto XVI dai bimbi vulcanici, nel corso della lotta agli sversatoi nel Parco Nazionale del Vesuvio. Agli scolari del secondo Circolo di Boscoreale arriva il ringraziamento «per l'affetto e il gentile pensiero» insieme all'augurio di crescere «gioiosi e sereni, imparando a conoscere sempre più il Signore Gesu». Il messaggio è stato recapitato ieri mattina alla dirigente scolastica Pasqualina Del Sorbo che, insieme ai docenti, ha letto la lettera del Santo Padre agli alunni di tutte le classi. A loro sono andate le rassicurazioni del Papa che ha garantito la sua preghiera e l'affido «alla materna protezione della Vergine Maria» oltre alla benedizione rivolta anche «alle famiglie, agli insegnanti e a quanti hanno a cuore la vostra formazione umana e cristiana ed alle persone care». Centinaia di letterine, colorate dai disegni del Vesuvio afflitto dalle discariche, erano partite nei giorni della guerriglia. Erano i giorni caldi di Terzigno, quelli delle cariche della polizia in un territorio militarizzato e isolato dalle barricate poste a ogni angolo della città. «Tutti gli abitanti di Boscoreale e dei territori vicini stanno lottando, c'è la rivolta», si leggeva nei pensierini dei bambini. E, riferendosi al sito di cava Vitiello (congelato dopo la firma in Prefettura di un documento alla presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e in attesa dell'approvazione di un decreto da parte del governo), lanciavano l'allarme con le parole semplici di cui si dispone all'età di 9 anni: «Accoglieremo la spazzatura di tutta Italia e respireremo aria inquinata. Molte persone si trasferiranno per non respirare l'aria inquinata. Altre moriranno perché colpite da gravi malattie dovute alla discarica». Poi la richiesta d'aiuto e intercessione, da parte degli alunni delle quinte classi: «Lei, che è il più vicino a Dio preghi affinché quello che Lui stesso ci ha donato non venga danneggiato. Parli con i politici, trovi delle soluzioni, perché Dio ci ha dato la vita e nessun altro oltre Lui può togliercela». Infine, c'era la richiesta di un intervento immediato per mettere fine alla puzza. Quella proveniente dalla discarica attiva di cava Sari che «fa morire gli uccellini» e «ci fa tossire e per questo restiamo chiusi in casa». Al Santo Padre i bambini hanno chiesto la bonifica di cava Sari perché, concludevano: «Non vogliamo abbandonare la nostra terra, l'amiamo immensamente». Ieri, tramite monsignor Peter B. Wells, stretto collaboratore del Pontefice, della sezione Affari generali della Segreteria di Stato, è pervenuta, così, un'amorevole risposta a quelle che il capo della Chiesa ha definito «affettuose letterine». I messaggi di Sos diretti in Vaticano avevano seguito di pochi giorni quelli inviati dagli alunni del primo Circolo al premier Berlusconi e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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