I tecnici assicurano: frana di Montaguto sotto controllo
Savignano. I militari dell’undicesimo reggimento genio guastatori di Foggia sono costretti ad operare in prevalenza ai piedi della frana, dove per le abbondanti piogge cadute da diversi giorni si registra uno scivolamento a valle del terreno in misura maggiore rispetto alle settimane scorse. Non c'è ancora un vero e proprio stato di allarme, ma solo una giustificata preoccupazione. Una rilevazione sul fenomeno è stata fatta anche dall'autorità di bacino della Puglia, che non ha mancato di esprimere qualche rilievo sulla situazione. La frana, in realtà, neanche nel mese di agosto, quando furono completamente prosciugati i laghetti collinari, è rimasta ferma. Si è sempre mossa. Nei momenti peggiori fino a due-tre metri al giorno. Ultimamente solo di circa dieci centimetri. Il radar( interferometro) posizionato a località Ciccotonno fornisce dati in tempo reale. Adesso la frana si muove di più (lo possono notare anche gli automobilisti in transito sulla bretella), ma non per questo si interrompono i collegamenti tra Arianese e Foggiano o si può considerare compromessa la circolazione sulla tratta ferroviaria Caserta- Foggia, come teme soprattutto l'assessore regionale pugliese, Fabiano Amati, che ha inviato una lettera al capo della protezione civile Bertolaso perchè si faccia promotore di ulteriori accertamenti. Certo, un peggioramento delle condizioni atmosferiche può incidere sugli equilibri del terreno e dei terrazzamenti realizzati durante questi mesi o condizionare la velocità dei treni in transito o le operazioni di drenaggio, che procedono regolarmente e, secondo l'ingegnere Angelo Pepe, nel migliore dei modi. Basta notare la portata delle condutture dell'acqua nei pressi di località Tre Confini. La frana, lo sanno tutti, nasconde sempre insidie. Anche lo scorso anno si passò da piccoli movimenti a successive e impetuose colate di fango. «Ma possiamo confermare - spiega l'ingegnere Pepe - che il fenomeno franoso è sotto controllo. È perfettamente gestibile. Sono le acque superficiali che stanno provocando questo scivolamento a valle di terreno. Sappiamo, però, esattamente di quanto la frana si muove nelle 24 ore; come pure siamo sicuri che con l'avvio dei lavori programmati la situazione non potrà che migliorare. I militari non sono andati via, contunuano a presidiare l'area e a fornire un contributo notevole. Poi la parola passerà alle imprese che si aggiudicheranno i lavori». A tal proposito va detto che proprio oggi nell'auditorium di Savignano, alle ore 11, si terrà la procedura pubblica di aggiudicazione delle tre gare annunciate il 20 settembre scorso. Lavori che saranno finanziati con risorse per 9 milioni di euro, riguardano i costoni , il laghetto delle rane e la regimentazione delle acque dalla sommità della frana fino a valle». «Auguriamoci piuttosto - sostiene il sindaco di Montaguto ,Giuseppe Andreano- che non ci sia per il cattivo tempo un ritardo nell'avvio delle opere programmate. Tutti sanno che c'è anche una corsa contro il tempo da portare avanti». Alcuni proprietari terrieri che hanno dovuto mettere a disposizione le aree per lo stoccaggio del terreno invitano, invece, la protezione civile a chiudere i contenziosi ancora aperti. Non tutti hanno ricevuto le indennità dovute. E questo nonostante sia stata da tempo superata l'emergenza frana.