Serre si prepara a resistere "Doppia beffa da Bertolaso"
Le luci del Comune di Serre rimangono accese fino a notte fonda. È la giornata della rabbia e dell´attesa. «E´ la giornata della beffa e della vergogna» dicono i cittadini, che vanno e vengono dalla stanza del sindaco, per parlare, decidere, capire cosa succederà. Ieri mattina è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto per l´emergenza rifiuti.
E il paese nel cuore della Valle del Sele ha scoperto di avere due discariche: Macchia Soprana (aperta l´anno scorso, l´unica che funziona in tutta la regione) e Valle della Masseria (da realizzare). Oggi ci sarà un Consiglio comunale straordinario e poi i cittadini decideranno se alzare le barricate, come a Chiaiano. Qui, per ora, a sessanta chilometri dalla Costiera Amalfitana e a 12 ore dalla pubblicazione ufficiale del decreto sui rifiuti, nessuno ancora crede a quello che è scritto nero su bianco. «Sul decreto ci sono scritti solo i codici, ma noi ormai siamo esperti e dietro quei codici c´è scritto che a Serre porteranno rifiuti normali, ma anche rifiuti tossici. Ci vogliono ammazzare» dice Luciano Tortora, guardia dell´Eps, ente produttori selvaggina.
All´ingresso di Valle della Masseria, a ricordare la prima carica della polizia, a maggio dell´anno scorso, quando la popolazione si ribellò all´apertura della discarica nell´oasi naturale, c´è una statuina di Padre Pio. Ma gli abitanti di Serre sono stanchi di pregare. E nessuno più crede neanche nei miracoli. Serre «si sente beffata due volte» ed è pronta a tornare a lottare. «Ormai non abbiamo più niente da perdere. Lotteremo. Ci arresteranno e poi andremo tutti via. Saremo i nuovi emigranti, quelli dell´immondizia», dice Antonio Conte, 31 anni. «Siamo accerchiati - dice Antonio - ho due bimbi, il più grande, Giuseppe, ha 4 anni e ormai soffre di crisi d´asma croniche, per la polvere che alzano i camion carichi di rifiuti. Se aprono una nuova discarica o ampliano quella di Serre, andiamo via tutti». Impotenza e da ieri mattina rabbia. «Quando abbiamo saputo che il nuovo responsabile dell´emergenza rifiuti era Bertolaso. Abbiamo capito che eravamo spacciati», dice il sindaco, Palmiro Cornetta. «Aveva un conto in sospeso con noi. E questa è la sua vendetta, perché qui perse la battaglia con Pecoraro Scanio e qui finì il suo commissariato», dicono tutti, un per uno, i 3850 abitanti di Serre. E anche se il sottosegretario all´emergenza rifiuti lo nega con forza, a Serre nessuno ci crede. «Come facciamo a credergli», dice Antonietta R. la sua casa è nel cuore dell´oasi di Persano e a 500 metri dalla nuova discarica di Valle della Masseria. «Abbiamo lottato per difendere l´oasi e hanno aperto il sito di Macchia Soprana. Ora avremo Macchia e Valle - sussurra Antonietta - E la mia rabbia è che noi non siamo Chiaiano, siamo povera gente, casalinghe, agricoltori. Io sono infermiera professionale. Siamo pronti a lottare, a farci arrestare, ma non saremo mai in grado di lanciare bombe molotov e così verremo schiacciati dallo Stato. Verremo ammazzati lentamente, avvelenati perché siamo gente onesta». Antonietta parla e trema. Un´altra donna, Luisa, del caseificio «La Campagnola», con vista su discarica, piange e tace: «Non c´è più niente da dire. Tanto si prendono quello che vogliono. Le nostre terre, le nostre aziende le nostre vite». Oliveti, vigneti, allevamenti di bufale. Tutto nel perimetro dei sei chilometri, insieme alle tre discariche e a un´oasi naturale di lontre e aironi. «Domani (oggi ndr) è la giornata nazionale delle oasi Wwf - dice un volontario ambientalista, Remigio Lenza - Noi ci aspettiamo almeno mille persone, ma saremo a lutto. Forse sarà l´ultima festa della nostra oasi. Se apre la discarica qui morirà tutto. Il fiume Sele per primo, poi gli animali e poi tutto il resto».
Oggi il sindaco incontra Bertolaso alle 16 a Napoli. E alle 21 è stato convocato un Consiglio comunale straordinario in piazza. Ci sarà tutto il paese. «Non ho molta fiducia nell´incontro con Bertolaso - confessa il primo cittadino - Appena ho visto la Gazzetta ufficiale stamattina gli ho telefonato e lui mi ha detto che preferiva parlare di persona. Cosa mi potrà dire? Che torna indietro? In televisione ha detto che Serre ha già dato. Ebbene, il governo per ringraziarci ci ripaga aprendo una nuova discarica». Cornetta è fuori di sé: «Noi avevamo firmato un protocollo d´intesa, in cui ci impegnavamo a ricevere 700.000 tonnellate di rifiuti. A Macchia Soprana ce ne sono già 580.000. Abbiamo salvato Napoli e la Campania nei momenti più difficili dell´emergenza e visto che abbiamo rispettato i patti loro ci tradiscono? Lo Stato nei confronti di Serre sta venendo meno ai patti». È arrabbiato il sindaco. Ed è arrabbiata Serre. «Siamo a un passo dal fallimento» dice Renato Funicelli, titolare de ristorante Airone, nel cuore dell´oasi naturale. Funicelli è pronto alle barricate: «Non mollo. Aspetto l´incontro del sindaco con Bertolaso e poi lotterò fino alla fine e se mi arrestano, almeno in galera avrò da mangiare, perché qui, tanto, non ci sarà più niente».