Taverna del Re, proteste no-stop

Studenti, sindaci e comitati in corteo. E parte un ricorso al Tar
7 novembre 2010 - Raffaele Sardo
Fonte: Repubblica Napoli

BLOCCHI, cortei e ancora tafferugli contro la riapertura di Taverna del Re. Chi pensava che la resistenza dei cittadini di Giugliano e dei paesi limitrofi fosse oramai fiaccata dopo qualche settimana di mobilitazione, ha avuto torto. Solo ieri tre manifestazioni hanno visto nuovamente scendere in piazza migliaia di persone. La mattinata era cominciata con il blocco del traffico lungo via Santa Maria a Cubito, al confine con Parete, dove il sindaco, Luigi Verrengia, aveva convocato i suoi concittadini e altri sindaci dell'agro aversano, per sostenere la mobilitazionecontro l'ordinanza con la quale il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, aveva disposto la riapertura della discarica di Taverna del Re. Ordinanza che ha permesso lo stoccaggio di 10mila tonnellate di rifiuti della città di Napoli. Contemporaneamente, a Giugliano, numerosi studenti dei tre istituti superiori, davano vita ad un corteo che attraversava le principali strade cittadine.
«Siamo scesi in piazza — ha spiegato il sindaco di Parete — perchè le scelte non devono essere fatte in base a popolazioni che gridano più di altre. Vorrei che questo messaggio giungesse al presidente Caldoro. I sindaci dell'agro aversano sono da sempre iscritti al Partito del Sì. Ma il sì, si costruisce in un percorso condiviso nel quale siamo disposti, con le nostre popolazioni, ad assumerci l'onere del sacrificio. Ma chiediamo che lo stato ci mostri l'identico rispetto facendoci partecipare a quei tavoli in cui si discutono le scelte che riguardano anche il nostro territorio». Poco dopo le 10, proprio mentre il corteo guidato dai sindaci di Parete, Teverola, Aversa, Lusciano, Villa Literno, Casapesenna, avanzava verso Taverna del Re, dal lato opposto, arrivavano una decina di automezzi carichi di rifiuti, scortati dalla polizia. I pochi manifestami già presenti davanti all'ingresso, tentavano di bloccarli. Lucia De Cicco, una delle leader della protesta, si è stesa sotto un autocompattatore nel tentativo di bloccare la colonna di automezzi. Ma è stata tirata a forza e gli altri loanifestanti allontanati e duesli ro colpiti con i manganelli. Quando il corteo guidato dai sindaci è arrivato davanti a Taverna del Re, erano le 11. I primi cittadini hanno subito chiesto di ispezionare l'interno del sito. A loro si è unito anche il padre comboniano,Alex Zanotelli. Ma alla delegazione è stato impedito l'accesso alla piazzola dove vengono stoccati i rifiuti, giunti già a 6000 tonnellate. «Non ci hanno voluto far controllare — sostengono alcuni manifestanti perché all'interno di quel sito viene scaricato di tutto». «Peraltro — aggiunge una donna che staziona sotto il gazebo dei manifestanti — c'è una relazione della Asl dove si prescrive che il conferimento dei rifiuti debba avvenire entro le 12. Ma qui si continua a sversare anche nel pomeriggio». Nel frattempo alcune centinaia di studenti sono arrivati da Giugliano con mezzi di fortuna e con due autobus. Hanno fatto festa e ballato a ritmo di tammurriata. Poi, alle 15, hanno tentato di bloccare l'uscita degli automezzi. Si sono seduti a terra e con le mani alzate. Ma gli agenti delle forze dell'ordine sono stati inflessibili. Qualche manganellata anche per loro. "Vergogna, vergogna", gridavano nei confronti dei poliziotti. Ma la giornata non era ancora finita. Poco dopo le 17 a Qualiano, più di mille persone hanno partecipato a unafiaccolata aperta dai tantissimi bambini che portavano cartelli contro l'apertura di Taverna del Re. Ora i comitati puntano sulla battaglia legale. Il Comune ha fatto ricorso al Tar Lazio contro l'ordinanza del presidente Cesaro. Il ricorso verrà discusso il 17 novembre.

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