Corteo e denuncia: "Non rispettate le prescrizioni Asl"
Si apre un altro fronte di lotta: cava Iliano
Giugliano. «Madonna della differenziata aiutaci tu». L’hanno invocata i mille manifestanti che ieri sera a Qualiano hanno chiuso con il terzo corteo e un blocco stradale la settima giornata di protesta contro la riapertura di Taverna del Re. Di mattina, invece, nel centro urbano di Giugliano hanno sfilato per due ore 600 studenti delle scuole superiori e un centinaio sono giunti a Taverna del Re, dove c’erano altre settecento persone. La folla, però, è arrivata al presidio quando i camion erano già passati, incontrando solo la resistenza della pasionaria Lucia De Cicco, che si è infilata sotto a uno dei mezzi, e di pochi altri manifestanti. Le iniziative proseguiranno in attesa che il 17 novembre si pronunci il Tar Lazio sul ricorso presentato dal Comune dopo le denunce dei cittadini. Oggi, alle 17.30, assemblea pubblica a Parete per la costituzione di un comitato popolare. A turbare la pace solo un incidente: all’arrivo di una colonna di 21 camion, alle 14.30, un ragazzo è rimasto leggermente ferito alla testa da un manganello nel corso di una carica per sfollare il presidio. Non sono mancati momenti di tensione quando alle 12, i manifestanti hanno tentato di raggiungere i cancelli dell’impianto. Ci sono arrivati solo i sindaci di Aversa, Cesa, Parete, Lusciano, Villa Literno, Lusciano, Casapesenna, ma sono stati bloccati ai cancelli. «Abbiamo chiamato l’assessore regionale Romano - dice il sindaco Ciaramella di Aversa - che ha ribadito che tra pochi giorni verrà trovata una soluzione alternativa a Taverna del Re». Di bocca in bocca, la notizia di una possibile apertura di Cava Illiano, ancora tutta da verificare, tra Qualiano e Giugliano. «Dovrebbe essere un sito trasferenziale», dicono al presidio permanente TdR. Preoccupa la capienza, tre milioni e mezzo di tonnellate, che ne farebbe invece una vera e propria discarica. Intanto, ieri al presidio si discuteva anche delle prescrizioni dell’Asl Napoli nord, contenute nel verbale del sopralluogo effettuato il 3 novembre, e non ancora rispettate. In particolare riguardo all’orario da osservare per i conferimenti : dalle 5 alle 12 per evitare «odori molesti che danneggino la salute pubblica». La denuncia dei comitati integrerà l’esposto già presentato in Procura. «Si ripete sempre la stessa storia- dice il legale di Legambiente, Maurizio Montalto - I tempi della burocrazia non aiutano la protesta, la magistratura dovrebbe sequestrare il sito prima che sia esausto». Senza contare che i sanitari raccomandano di occupare solo cinquemila dei 7mila metri quadri della piazzola. Registrata la mancanza di coperture sulla spazzatura sversata finora. Al corteo hanno preso parte anche padre Alex Zanotelli, i direttori regionali di Legambiente e Wwf, rispettivamente Raffaele Del Giudice e Alessandro Gatto. È ritornato a protestare anche Salvatore Cecere, il ragazzo rimasto ferito due giorni fa: si riconosceva dalla fronte bendata che protegge una sutura di quattro punti provocata da una manganellata. A Qualiano hanno sfilato con le fiaccole le associazioni, i politici e i fedeli della parrocchia dell’Immacolata. In testa al corteo i bimbi delle scuole. «Ho scritto anche a Berlusconi - dice il sindaco Salvatore Onofaro – chiedendogli di intervenire a tutela della salute di questa terra assediata dai roghi e dalle morti per tumore». Al seguito anche il presidente della commissione regionale sanità Michele Schiano di Visconti e l’ex sindaco di Marano Mauro Bertini. Il corteo si è chiuso con il blocco della rotonda San Francesco sulla Circumvallazione esterna dove si è tenuto il concerto dei Bidonvillarik.