Hydrogest non paga lo stipendio gli operai bloccano il depuratore

Cancelli serrati e proteste per ottenere garanzie sulla regolarità delle spettanze
6 novembre 2010 - Franco Agrippa
Fonte: Il Mattino

Ancora una giornata di protesta per i lavoratori dell'impianto di depurazione di Marcianise gestito dalla società Hydrogest. Dopo le quattro ore di sciopero di giovedì, all'interno del depuratore, che hanno impedito lo scarico dei mezzi, ieri le maestranze hanno nuovamente incrociato le braccia e bloccato i cancelli della struttura a ridosso dei Regi Lagni, nel territorio di Marcianise. I lavoratori lamentano la mancata corresponsione dello stipendio di ottobre, ma anche la loro cronica e precaria situazione retributiva. «Ormai da troppo tempo i lavoratori vengono illusi da false promesse di normalizzazione relative alla retribuzioni – affermano in un comunicato congiunto Fim, Fiom, Uilm e Ugl - infatti, dopo il pagamento delle spettanze dei mesi di agosto e settembre, elargite con due mesi di ritardo, ad oggi siamo di nuovo in attesa di una data certa per la corresponsione del mese scorso». I lavoratori che presidiano i cancelli mostrano la loro esasperazione e minacciano di continuare le loro rivendicazioni con altre forme di protesta. «Chiediamo alle istituzioni che vengano rispettati i nostri diritti basilari – aggiungono - e che si apra un tavolo in cui si definiscano una volta per tutte le tempistiche di elargizione delle spettanze». La protesta dei dipendenti dell'impianto di Marcianise rischia di allargarsi a quelli degli altri quattro depuratori gestiti dalla Hydrogest, Napoli nord, Acerra, Cuma e Foce Regi Lagni, che si trovano nelle stesse condizioni, bloccando, di fatto, il sistema depurativo del ciclo dei rifiuti campani, già alle prese, in questi giorni, con altri problemi legati allo smaltimento. Intanto, la società concessionaria degli impianti, già al collasso, batte cassa e rivendica crediti nei confronti della Regione. Somme necessarie a far funzionare i depuratori e assicurare gli stipendi ai quattrocento dipendenti dei centri di bonifica. È di qualche giorno fa, infatti, il decreto ingiuntivo della terza sezione civile del Tribunale di Napoli che ha inflitto alla Regione Campania l'indennizzo di 87 milioni di euro alla Hydrogest. Provvedimento subito impugnato dalla Regione, impegnata in un intricato contenzioso con la società che, peraltro, è obbligata ad assicurare la manutenzione degli impianti fino al prossimo gennaio. Infine, dopo l'insediamento della commissione regionale d'inchiesta sulla Hydrogest, presieduta da Enrico Fabozzi, istituita per fare chiarezza sull'attività di gestione del sistema della depurazione in Campania, martedì prossimo, il consiglio regionale sarà chiamato ad approvare il disciplinare che definisce in sei mesi prorogabili l'attività della stessa commissione.

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