Napoli in ginocchio, il premier attacca il sindaco: «Impara da Portici»

Ancora in strada 1700 tonnellate
botta e risposta sulla differenziata
"Siete al 15%, dovete fare molto di più"
6 novembre 2010 - lu.ro.
Fonte: Il Mattino

Il premier Silvio Berlusconi torna sulla questione rifiuti e attacca il sindaco Rosa Russo Iervolino per le defaillance del Comune sulla raccolta differenziata. Da Palazzo San Giacomo non replicano direttamente ma mettono in campo la raccolta porta a porta anche a Scampia. Mentre si consuma l’ennesimo botta e risposta a Napoli si fa la conta dell’emergenza e si scopre che ci sono ancora la bellezza di 1.700 tonnellate in strada. E le proteste nel Giuglianese dove c’è la discarica sono molto sentite anche se non hanno rallentato le operazioni di sversamento. Giornata densa di avvenimenti quella di ieri. È Berlusconi a scendere in campo a margine del Consiglio dei ministri: «Denuncio che a Napoli, secondo le nostre indagini, c’è appena il 15% di raccolta differenziata. Credo che si debba insistere per arrivare molto più in su. Portici, attaccata a Napoli, con una buona amministrazione comunale, è arrivata al 75%». Il premier poi fa un appello ai napoletani: «I cittadini devono fare sforzi per aumentare la raccolta differenziata, che serve a ridurre il volume dei rifiuti da portare in discarica». La Iervolino non replica direttamente ma chiede al governo di agire: «Il ritorno alla normalità è lento ma prosegue. Ora però bisogna affrontare il problema alla radice, individuando i siti di sversamento è arrivato il momento delle scelte». Il sindaco fa riferimento al piano: «Le cave abbandonate in Campania. Ce ne sono tante, basta guardare dal finestrino sull’autostrada Napoli-Roma per notarle». Quindi la differenziata: «Entro la fine di novembre partirà la raccolta differenziata porta a porta nel quartiere napoletano di Scampia» l’annuncio: «Un allargamento per il quale sono, però, necessarie delle risorse. Il porta a porta a Scampia potrà partire grazie ad una parte dei finanziamenti che ci sono stati restituiti dalla Provincia. Per allargarla ancora serviranno dei fondi: se anche non ci vogliono dare il contributo straordinario che hanno ricevuto Roma, Catania e Palermo, dovranno però sbloccare alcune risorse, altrimenti sarà difficile migliorare». Le problematiche napoletane sono quelle che maggiormente destano preoccupazione. L’immagine della città sporca che gira per il mondo è quella dell’Italia. A complicare il quadro oltre le proteste problemi tecnici nella discarica di Chiaiano dove è stato possibile sversare solo 550 tonnellate di rifiuti, circa 200 tonnellate in meno rispetto ai giorni precedenti. L’assessore Paolo Giacomelli fa il quadro della situazione: «La zona dove i rifiuti sono maggiormente concentrati è in via Montagna Spaccata, ai confini tra il quartiere Pianura e il comune di Quarto. Lì ce ne sono da rimuovere circa 250 tonnellate ma tutta la città è invasa dai rifiuti».

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