La Regione salva il protocollo per la bonifica: subito il via
È stato salvato il Protocollo di intesa della bonifica ed il ripristino della qualità ambientale di Lo Uttaro. Il piano era stato sottoscritto dal Comune di Caserta e dalla giunta Bassolino e poi sospeso perché rientrante nel periodo corrispondente ai 46 giorni antecedenti le consultazioni elettorali, vale a dire nel periodo che intercorre tra la scadenza naturale del mandato di Bassolino e l'insediamento del nuovo Presidente Caldoro. L’intervento del presidente della Commissione istituzionale Angelo Polverino, e dell'assessore regionale all'Ambiente Giovanni Romano ha però sbloccato l’accordo. Recuperati così i 15 milioni per la bonifica di quello che tutti chiamano «il panettone» dei rifiuti, un'area di circa 220mila metri quadrati, al confine tra i comuni di Caserta, San Nicola la Strada e San Marco Evangelista. «Dopo una lunga istruttoria - dice il consigliere regionale - siamo riusciti a salvare i fondi e gli interventi da realizzare. L'assessore Romano si è convinto che il protocollo di intesa firmato dal sindaco Petteruti conteneva solo errori materiali di redazione di alcuni articoli, ma che non vi erano gli estremi per annullare il risanamento del sito. Anche l'ostacolo dello sforamento del Patto di stabilità è stato superato. Le modifiche che abbiamo apportato non hanno carattere sostanziale e pertanto non richiedono l'acquisizione dei pareri delle competenti strutture regionali, che erano stati già formulati nel vecchio schema». I fondi graveranno sulle risorse dell'Obiettivo operativo del Por Campania. Per il 2010 l'impegno finanziario è stato stimato in 1.500.000 euro, per le attività di caratterizzazione dell'area. Si provvederà come prima cosa per l'esecuzione dei prelievi di suolo, sottosuolo e acque. Il nuovo cronoprogramma prevede otto fasi. Le ultime due riguardano la bonifica e la riqualificazione ambientale del sito, a seguito della preparazione ed all'emanazione di un bando europeo con scadenza dicembre 2011. Entro il prossimo gennaio ci sarà l'esecuzione di carotaggi e campionamenti di acque, mentre entro il 30 maggio bisogna individuare le sorgenti di contaminazione di eventuali inquinamenti. Infine si passerà alla stesura del piano di bonifica. «Finalmente - conclude Angelo Polverino - si può mettere la parola fine a questa lunga e travagliata vicenda. La Regione ha fatto la sua parte. Adesso sarà il Comune di Caserta a dover svolgere un ruolo di supervisione e di supporto all'attività di bonifica e riqualificazione».