Cala la tensione i camion sversano senza incidenti
Giugliano. Al presidio di Taverna del Re la protesta ritorna pacifica. «Non siamo camorristi, né dei violenti: stiamo lottando per difendere la nostra salute», dicono alzando le mani davanti agli scudi dei poliziotti, mentre passa l’unica colonna di camion a cui ieri hanno potuto opporre resistenza. Dodici autocompattatori in tutto, alle 14, dopo che all’alba, a presidio quasi vuoto, ne erano passati senza incontrare ostacoli più di cinquanta, di cui cinque coi rifiuti rimossi a Giugliano. Le notizie dei feriti e dei fermi hanno svuotato nuovamente il presidio che si stava affollando dopo una settimana dall’avvio delle proteste contro la riapertura disposta dal presidente della Provincia, Luigi Cesaro. Sono ritornati in classe gli studenti del liceo Cartesio, rimasti coinvolti nelle cariche del giorno prima, ma i loro colleghi del liceo De Carlo sono scesi in piazza per bloccare il traffico davanti al Comune. Sono ritornati al presidio, invece, i giovani rimasti contusi: commentavano sollevati le immagini pubblicate su Facebook che li scagionano dal ferimento del funzionario di polizia, rimasto colpito invece dal manganello di un suo collega. Resta comunque l’amarezza per gli scontri. Per prevenire nuovi tafferugli, intanto, ieri la polizia ha identificato tutti i manifestanti. Tra di loro sono stati registrati due tifosi degli ultrà di Giugliano. «Non deve passare il messaggio che la violenza sia necessaria per far valere le nostre ragioni», dicono al presidio permanente di Taverna del re. Intanto, ieri davanti agli scudi, i manifestanti hanno letto il testo del giuramento delle forze armate per celebrare a modo loro la festa del 4 novembre. Anche l’uscita dei mezzi dal sito si è svolta nel giro di pochi minuti, senza nessun incidente. Intanto, la protesta sfrutta una vetrina internazionale: cinque tifosi di Giugliano allo stadio per Liverpool–Napoli hanno indossato una maglietta con la scritta «No a Taverna del re» sperando di essere ripresi dalle telecamere. Doppia trasferta napoletana per i manifestanti: di mattina in Procura per presentare un esposto e di pomeriggio in Provincia, per partecipare alla protesta del popolo delle discariche. «Le dichiarazioni di Cesaro sul destino del nostro territorio non ci rassicurano. Anche prima di riaprire Taverna del re aveva detto che non avremmo ospitato altri rifiuti in città», dice la pasionaria Lucia De Cicco. Per domani sono annunciati nuovi cortei: uno in mattinata a Giugliano promosso dagli studenti, un altro a Qualiano, alle 17, promosso dalla parrocchia dell’Immacolata.