Provincia e Comuni versano una parte delle quote E il Cub mette a pagamento i salari di settembre e ottobre
Si vede finalmente una prima notizia positiva per le maestranze del Consorzio unico di bacino che da due mesi non ricevono lo stipendio. Dopo le manifestazioni di martedì, ieri c’è stato finalmente l’incontro in prefettura tra i rappresentanti dell’ente, le istituzioni e i sindacati. All’incontro, che si è tenuto in mattinata, hanno partecipato il viceprefetto Francesco Provolo, il direttore generale della Provincia Raffaele Picaro, Annamaria Del Vecchio in rappresentanza del consorzio, e i delegati delle sigle sindacali. Di fronte alle richieste dei rappresentanti dei lavoratori – erano presenti sia i sindacati confederali che quelli appartenenti alle sigle autonome - la Del Vecchio, per conto dell’ente consortile, si è impegnata al fine di far versare gli emolumenti per i mesi di settembre e ottobre, che fino a oggi non sono stati ancora erogati. Le spettanze per il primo mese dovrebbero essere corrisposte – a detta del dirigente – già fra due giorni, mentre quelle di ottobre dovrebbero arrivare tra dieci giorni. Ai dipendenti del consorzio, però, sarà garantito soltanto lo stipendio base. Le risorse arriveranno in parte dai fondi versati dalla Provincia di Napoli e in parte dai Comuni casertani debitori nei confronti del consorzio. Quelli dell’area aversana si sarebbero impegnati, ad esempio, a versare circa un milione e 839mila euro mentre la Provincia di Caserta dovrebbe contribuire con 700 mila euro. Altri contributi sono stati assicurati in ordine sparso (San Marco si è detta pronta a versare 120 mila euro a patto che vengano destinati al pagamento dei salari). Da parte loro i sindacati si sono impegnati a interrompere lo stato di agitazione fino a venerdì, giorno in cui dovrebbero essere versati gli stipendi del mese di settembre. Se le promesse dovessero rivelarsi un bluff i sindacati potrebbero ridare avvio alle manifestazioni di protesta, già viste nelle scorse settimane grazie alla mobilitazione anche spontanea degli operatori. Una nutrita rappresentanza delle maestranze ieri stazionava proprio davanti alla Prefettura, in attesa di conoscere gli esiti della riunione istituzionale. Ora si tratterà di verificare se l’interdizione piovuta addosso al commissario liquidatore del Cub Giancarlo Tortorano influenzerà impegni e tempi di normalizzazione del servizio.