Arrampicati sui camion "Non si passa"

Tensione e scontri a Giugliano
cinquemila alla fiaccolata
3 novembre 2010 - Tonia Limatola
Fonte: Il Mattino

Giugliano Giugliano. Al presidio continuano a essere pochi, ma i manifestanti non mollano. Oppongono resistenza all’ingresso degli autocompattatori, arrampicandosi sui mezzi e sui blindati, sdraiandosi in terra e sfidando lo schieramento di forze dell’ordine pronto a utilizzare lacrimogeni e manganelli. Poi sfilano in corteo per le strade cittadine per sensibilizzare i residenti e tentano di occupare persino il Comune. A Taverna del Re è stata intensa anche la sesta giornata di protesta. Ieri mattina i primi sedici mezzi, di cui cinque coi sacchetti rimossi a Giugliano nella zona del cimitero e del centro storico (dove nella notte la pioggia aveva trasformato in un tappeto di melma e plastica le strade) sono passati indisturbati davanti ai cancelli poco prima dell’alba. Una ragazza ha ripreso la scena, ma - denunciano dal comitato di lotta - è stata costretta dalle forze dell’ordine a cancellare le immagini per salvare l’apparecchio dal sequestro. La tensione è salita alle stelle, ma per fortuna ieri non si sono registrati feriti gravi. La prima vera «battaglia» della giornata è iniziata alle 12.25. Cinquanta manifestanti hanno resistito quasi un’ora opponendo resistenza al passaggio di venti autocompattatori. I primi due hanno impiegato cinquanta minuti per superare il blocco di persone, poi la polizia ha sfollato la strada stringendo i cittadini in un cordone. Poco prima un sessantenne di Parete aveva forzato lo schieramento per infilarsi sotto un mezzo, dopo che due persone, una donna e un uomo, vi erano rimasti appesi per quasi mezz’ora. I momenti di tensione, quindi, non sono mancati. Quattro persone si sono arrampicate su un mezzo blindato, dal quale spuntava un militare pronto a lanciare lacrimogeni. Nonostante il carico, la camionetta non si è fermata e solo per un miracolo non ci è scappato un altro ferito. Uno studente di giurisprudenza racconta di aver evitato per un soffio una testata. «Ho rischiato di fare la stessa fine di Mimmo», dice. Il geometra Domenico Di Domenico, operato al setto nasale, si è già detto pronto a ritornare in trincea tra un paio di giorni. Alle 15, mentre il presidio era sfornito di controllo da parte dei manifestanti, sono arrivati altri dieci mezzi scortati da cinque camionette dei carabinieri. Le venti persone presenti non hanno azzardato proteste di fronte a settanta agenti in tenuta antisommossa. «È cambiato l’approccio, ormai non si tollera più nemmeno la passeggiata lenta davanti ai mezzi», urlano al presidio permanente di Taverna del Re. Anche giornalisti e fotografi sono stati spintonati. Richiesto dal Comune, ieri si è svolto il sopralluogo dei tecnici dell'Arpac, i quali non avrebbero riscontrato irregolarità nelle operazioni di sversamento e di abbancamento del «tal quale» sulla piazzola E12. Accertamento contestato dagli ambientalisti che, invece, il giorno prima avevano registrato la mancanza di teloni e l’inadeguatezza delle canaline per il drenaggio delle acque piovane e del percolato, che abbonderebbe nei mezzi che scaricano. Presenza avallata dai controlli dei vigili che, su 150 mezzi controllati, ne hanno multati per questo motivo ben trenta. E in serata è partita la fiaccolata anti-discarica: cinquemila in corteo per dire no allo sversamento dei rifiuti.

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