«Un accanimento contro S. Maria la Fossa»

23 maggio 2008 - Antonio Pisani
Fonte: Il Mattino Caserta

Santa Maria la Fossa è già in agitazione al pensiero che possano diventare realtà le indiscrezioni trapelate mercoledì dopo il Consiglio dei Ministri circa la localizzazione della discarica casertana nei dintorni proprio del comune fossataro, a pochi passi da Ferrandella. «Se fossero vere le indiscrezioni, potremmo dire che c’è un autentico accanimento contro il nostro territorio» chiosa il sindaco di Santa Maria la Fossa Bartolomeo Abbate. La sua speranza è che alla fine «non si penalizzi un’area che ha già dato tantissimo. Ma prima di protestare è meglio aspettare la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale». Prima di quel momento, ci sarà un incontro, chiesto ieri formalmente, tra il presidente della Provincia Sandro De Franciscis e il sottosegretario Guido Bertolaso; e a giorni proprio De Franciscis convocherà l’assemblea dei sindaci per arrivare alla definizione di una proposta da indicare agli organi preposti sui siti destinati ad ospitare gli impianti del ciclo di smaltimento in provincia. Il presidente ieri ha incontrato 38 sindaci casertani, tra cui proprio Abbate, manifestando tra l’altro il pieno sostegno a Bertolaso. Un sostegno che dipenderà molto dalla scelta dei siti. In assenza di decisioni ufficiali, Abbate cerca così di mantenere la calma ma è evidente come questa volta la preoccupazione sia davvero forte; nei dintorni di Ferrandella, ci sono tante aree militari che potrebbero servire per allestire una discarica. «Attorno al sito di Ferrandella - ricorda poi il sindaco - ci sono già quattro vecchie discariche (Parco Saurino 1 e 2, Marruzzella 1 e 2, ndr) mai bonificate del tutto; senza contare il termovalorizzatore che nascerà accanto a Ferrandella e i vari siti vicini dove i rifiuti vengono pesati (le aree di trasferenza, ndr). Un’altra discarica quindi, danneggerebbe definitivamente un territorio già devastato». Nemmeno i ristori economici fanno sorridere Abbate: «Che ce ne facciamo se le nostre principali attività, ossia l’agricoltura e l’allevamento di bufale, moriranno; e se tanti giovani resteranno disoccupati e dovranno andarsene» conclude Abbate. Ferrandella tra l’altro è destinata a funzionare ancora per alcuni mesi: al sito sono attualmente in corso i lavori per allestire altre due piazzole che saranno pronte per giugno. In attesa delle discariche, il presidente dell’Asi (Area sviluppo industriale) di Marcianise Corrado Cipullo propone di attivare «l'impianto di trattamento dei fanghi industriali, struttura di proprietà della Regione mai entrata in funzione». Sul fronte della differenziata, sono in arrivo le diffide per almeno tre comuni del Casertano che non hanno predisposto il piano. Mentre al Comune di Caserta, ieri sera non era ancora pervenuto il certificato antimafia per l’Ecologia Saba di Ercolano, la ditta attualmente in lizza per aggiudicarsi la gara comunale per il nuovo servizio di raccolta che prevede il porta a porta.

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