E' il giorno del bando: scontro Cirielli-De Luca

La Provincia lancia la gara. E il Comune potrebbe rifiutare la concessione edilizia
2 novembre 2010 - Gianni Colucci
Fonte: Il Mattino

È la giornata più dura sul piano dei rapporti tra Comune di Salerno e Amministrazione provinciale. Nella giornata di oggi sarà pubblicato sulla gazzetta ufficiale europea il bando della gara per la realizzazione del termovalorizzatore di Salerno. Il bando riguarda progettazione definitiva, ed esecutiva e costruzione dell’impianto, capace di smaltire da 350 mila tonnellate di rifiuti l’anno con un costo di 228 milioni di euro. L’impianto sarà realizzato con la formula del project financing. Nel bando le specifiche economiche riguardo sia le modalità del rientro dal costo di realizzazione da parte dell’impresa privata che lo realizzerà, sia sul ristoro economico per il comune di Salerno che ospiterà l’impianto e i comuni limitrofi che dovranno sopportare il passaggio dei camion con i rifiuti. L’area prescelta è quella di Cupa Siglia, la stessa sulla quale sono stati perfezionati gli espropri - attraverso intese bonarie con i proprietari - da parte di De Luca. Il tutto in un clima di incertezza amministrativa che non favorisce certo l’interesse delle imprese. Intanto sull’intera procedura anche sul rapporto tra i due enti, pesano due delibere di giunta entrambe di «indirizzo» che sostanzialmente contengono le strategie che Cirielli e De Luca hanno messo in campo. Quella di Cirielli, approvata venerdì scorso, riguarda le modalità con cui si va al bando. La parte tecnica del bando, curata dall’assessore Feola con il contributo determinate di un tecnico come Lorenzo Criscuolo (che ha lasciato un ruolo di alto dirigente al comune di Salerno e quindi conosce non poco la situazione degli atti), ricalca le procedure che De Luca aveva già messo in piedi. «D’altra parte quando sono finiti i poteri commissariali - ricorda l’assessore Antonio Iannone - il sindaco prima ha detto che dovevamo andare con l’esercito a prendere le carte, poi ci ha passato tutti i fascicoli». L’altra delibera è della giunta comunale e avvia l’iter per il mutamento di destinazione d’uso dei terreni (ma siamo alle indicazioni agli uffici niente altro). Una «minaccia» che non ha trovato riscontro in atti concreti. Una minaccia contro la quale in via preventiva ha tuonato Cirilli: «De Luca ci ricatta con varianti a Cupa Siglia». Ma una variante potrebbe diventare realtà solo se la Provincia - in un’ipotesi autolesionista - l’approvasse, essendo lo strumento comunale sotto ordinato rispetto a quelli provinciali e regionali. Ma ci sarebbe anche una seconda strada che De Luca ha in mente di percorrere: quella del tira e molla sulla concessione edilizia. Insomma la «licenza» del termovalorizzatore. Tocca di certo all’amministrazione del territorio su cui insisterà l’impianto. Quanto potrà durare il braccio di ferro senza intesa istituzionale? Chi investe 300 milioni in queste condizioni? Tutto nasce dopo il tavolo istituzionale del 20 ottobre scorso a Roma, quando Bertolaso tentò di mediare tra Cirielli e De Luca e poi si arrese passando la palla a Berlusconi. Da quel momento non ci sarebbero dovuti essere atti, in attesa delle decisioni del Governo. Cosa è accaduto per convincere Cirielli allo strappo istituzionale? Cirielli di fatto ha dalla sua la legge, ma portare a compimento la missione «termovalorizzatore» resta difficile. E Berlusconi, per riprendere in mano il bandolo della matassa, potrebbe essere indotto ad un nuovo commissariamento o addirittura per il trasloco in altro sito.

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