Caldoro, basta veti, costruiamo i comitati del sì
«In Campania non si può dire soltanto no su temi cruciali come rifiuti, sanità, infrastrutture. Occorre un cambio di mentalità, basta con questi atteggiamenti negativi. Lavoriamo per dar vita ai comitati per il sì».
È l’appello che Stefano Caldoro rivolge alla società civile, al mondo delle professioni ed a tutte le forze politiche. Il presidente della Regione raccoglie la provocazione lanciata a Capri dall’imprenditrice Barbara Gallo e invoca l’impegno della classe dirigente: «Da questo punto di vista la questione rifiuti è emblematica - spiega - Sul nostro territorio nessuno vuole ospitare una discarica ma basta guardare ad altre regioni per accorgersi che si tratta di un grave errore. L’Emilia Romagna accoglie ventuno sversatoi e quattro termovalorizzatori, in Lombardia ci sono diciannove discariche e sei inceneritori. Stesso discorso vale per Bolzano, dove gli impianti si trovano all’ingresso della città. È l’unica strada possibile, non ci sono modelli alternativi e bisogna dunque operare in questa direzione».
Il governatore si sofferma sugli scontri di questi giorni a Giugliano e Terzigno che, lascia intendere, non devono più ripetersi: «I cittadini avevano diritto di manifestare, i dipendenti dell’Asìa e i poliziotti stavano facendo il loro dovere. Altrove queste energie avrebbero prodotto effetti positivi mentre qui hanno generato solo conseguenze negative. E allora occorre voltare pagina, non possiamo non risolvere i nostri problemi o sarà la fine. È necessario superare la fase emergenziale e concentrarsi sui progetti virtuosi, costruire un sistema che funzioni e incrementare la raccolta differenziata. Se però si dice sempre no, i rifiuti resteranno in strada».
L’obiettivo, insiste Caldoro, «è riportare la Campania alla normalità. Per far questo è necessario uno slancio di responsabilità civica, dobbiamo unire le forze per individuare le soluzioni migliori». In questo senso l’ex ministro socialista cita l’accordo siglato tra il governo e i diciotto sindaci del Vesuviano: «Considero positiva la scelta degli amministratori di voler essere autonomi sul loro territorio - osserva - Questo modello virtuoso va esteso a tutta la provincia di Napoli ed all’area casertana, dove ci sono maggiori difficoltà, ma anche al resto della regione». A tal proposito il presidente auspica che continui il dialogo bipartisan con l’opposizione: «In Consiglio abbiamo votato all’unanimità un ordine del giorno sull’emergenza rifiuti. C’è il pieno accordo su un piano che bisogna portare avanti insieme. Si tratta di un primo segnale importante, l’assemblea campana è compatta sui grandi temi che riguardano gli interessi dei cittadini. Se ci si divide si favorisce la camorra che ha interesse ad alimentare l’emergenza».
Poi il governatore si rivolge agli organi di stampa: «In questa battaglia anche l’informazione ha un ruolo centrale. Vedo troppi programmi televisivi che mettono in luce solo le polemiche senza soffermarsi sulle soluzioni. Così si offre un’immagine sbagliata della Campania, come se fosse una Regione impossibile da amministrare e condannata all’arretratezza». Secondo Caldoro, invece, «esistono le condizioni per vincere la sfida della modernizzazione». Il primo passo, però, è «avere un approccio culturale diverso. Penso alle infrastrutture ed al lavoro, ma anche alla sanità: ogni cittadino vorrebbe avere un ospedale sotto casa, mentre ciò che conta è raggiungere il presidio giusto. Purtroppo scontiamo un ritardo di vent’anni e tuttavia siamo impegnati senza sosta per risanare i conti e per garantire la qualità dei servizi. Ecco perché chiediamo il sostegno di tutti coloro che vogliono pensare in termini positivi».