Salerno, lite sul termovalorizzatore Cirielli contro De Luca: basta ricatti

Il presidente della Provincia lancia accuse al Sindaco "Vado avanti con l'appalto"
1 novembre 2010 - Gianni Colucci
Fonte: Il Mattino

Salerno. Domani la Provincia di Salerno emanerà il bando internazionale della gara per la realizzazione (progettazione definitiva ed esecutiva e costruzione) del termovalorizzatore. Parte la procedura per il secondo impianto della Campania, ma è scontro aperto tra Provincia e amministrazione comunale. «Abbiamo perso sei mesi - dice il presidente della Provincia Cirielli (Pdl) - per tentare un ragionevole accordo con il sindaco ricevendo in cambio solo ricatti e minacce». Cirielli ha deciso inopinatamente di accelerare e di presentare il bando. Il sindaco De Luca ostenta scetticismo e ironizza: «È fumo a manovella». Il sindaco anzi annuncia che per quei terreni del comune che dovrebbero ospitare l’impianto cambierà destinazione d’uso facendoli diventare da industriali a commerciali («Noi facciamo il 75% di differenziata l’impianto non ci serve»). E Cirielli replica: «Lui mi ricatta, sta compiendo un reato. La legge dice che il termovalorizzatore debbo farlo io. De Luca non ha competenze». Il sindaco De Luca aveva ottenuto direttamente dal premier Berlusconi «l’incarico» di avviare le procedure. Tre settimane fa, nel corso di una telefonata, il cui contenuto aveva rivelato direttamente Berlusconi, c’era stata tra i due l’intesa. Ma Cirielli si era immediatamente ribellato «De Luca ha ingannato Berlusconi. Per due anni non ha fatto nulla e ora si rimette in campo». Nella sostanza, alla fine del mandato di commissario straordinario un De Luca riluttante aveva passato - come la legge dice - le competenze del ciclo dei rifiuti alla Provincia. Cirielli ha per legge il compito di gestire la partita termovalorizzatore. Ma l’uscita di Berlusconi ha rimescolato le carte. Tanto che la settimana scorsa un tavolo presieduto da Bertolaso è stato convocato per mettere un po’ di pace tra i due enti e favorire l’avvio delle procedure per il secondo termovalorizzatore. Ma, davanti al capo della protezione civile, tra i due è calato il gelo. E mentre Bertolaso riferiva il nulla di fatto a Berlusconi e l’emergenza rifiuti si acuiva a Napoli, Cirielli ha pensato bene di rompere gli indugi. E domani parte con la gara. Con una delibera di indirizzo ha approvato anche la parte tecnica del progetto. Il termovalorizzatore di Salerno potrà lavorare 300 mila tonnellate. L’assessore provinciale all’Urbanistica Marcello Feola (che è docente di diritto pubblico e amministrazione e governo delle autonomie locali) ha messo a punto il documento. «Noi diamo attuazione alla previsione della legge che assegna alla Provincia compiti precisi. Un decreto del presidente del Consiglio potrebbe revocare le nostre iniziative. Ma non so se ne esistano i presupposti». A inchiodare De Luca, una serie di accordi bonari con i proprietari dei suoli su cui sarà costruito l’impianto. Hanno ceduto terreni per quell’opera specifica (costo dell’esproprio 14 milioni già pagati). «Variare quella destinazione sarebbe illecito, il resto sono proclami: noi abbiamo lavorato anche nel week end per completare il bando», conferma Feola. E così domani il bando verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’unione europea e sui giornali. I termini per la partecipazione sono fissati in 60 giorni. Nella deliberà di venerdì scorso la Provincia ha approvato atti sulla fattibilità ambientale dell’opera e anche sui particolari economici. Dato che si va ad un progetto di finanza, è stato stabilito nella delibera approvata venerdì anche il piano economico che dimostra come il privato dalla gestione recupererà l’investimento e quale sarà l’utile d’impresa. Nel documento è fissato in 228 milioni il costo dell’impianto. Cirielli poi ribadisce: «Il vero responsabile dell'emergenza rifiuti che oggi sta vivendo la nostra Regione è De Luca. Chi è, infatti, che ha sprecato due anni, sbagliando le procedure di ben due gare di appalto e sperperando 15 milioni di euro? Chi è che, con un falso atteggiamento di collaborazione, ha fatto perdere alla Provincia mesi preziosi? La risposta a tale inefficienza è sotto gli occhi di tutti. Se oggi fosse attivo l'impianto di Salerno, la Campania non sarebbe in ginocchio». E l’assessore all’Ambiente del Comune, Gerardo Calabrese spiega: «Il Comune di Salerno ribadisce che non ha tempo da perdere in polemiche inutili e preferisce lavorare in silenzio, centrando obiettivi importanti per la qualità della vita dei cittadini. Essendo tra l'altro in corso un’interlocuzione con il Governo, è regola elementare di buona educazione attendere in silenzio l’evoluzione della situazione. Non c’è nulla da rispondere, perché non si risponde al nulla».

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