Taverna del Re mezzi bloccati cresce la tensione
E nasce il comitato "Boicottiamo la Tarsu"
Giugliano. Sale la tensione a Taverna del Re, mentre la protesta si allarga anche al centro urbano: i bimbi sfilano mascherati da sacchetti e un barman offre provocatoriamente caffè corretto al percolato. Intanto, la disparità numerica nei confronti delle forze dell’ordine, nemmeno quando al presidio si concentrano duecento persone, non consente ai manifestanti di bloccare i mezzi diretti alla piazzola 12. Ieri lo stop ai conferimenti è scattato dalle ore 15. Nella mattinata a rallentare la corsa degli autocompattatori ci ha provato Gianni Caruso, marito della pasionaria Lucia De Cicco, che si è piazzato sotto uno dei trenta mezzi in fila. Le forze dell’ordine lo hanno sollevato e portato via. Con il contestatore altre decine di manifestanti, molti dei quali però delusi da quella che, a loro dire, era una partecipazione popolare ancora troppo scarsa. A Giugliano, 130mila residenti, infatti, si protesta ancora in pochi nonostante i rinforzi arrivati da Qualiano e Villaricca. La città resta invasa dai rifiuti, ma al presidio si dicono contrari anche all’arrivo dei mezzi ancora carichi, venticinque fino a ieri mattina, con i rifiuti rimossi a Giugliano e che non hanno trovato spazio nell’ex Cdr che rimarrà chiuso anche oggi. «Siamo fermi contro la riapertura, non importa da dove arrivano i sacchetti», dicono al presidio permanente di Taverna del Re. Per la festa di Halloween, nell’ambito della rassegna «Giugliano tra arte e sapori» ieri i bimbi si sono mascherati da «sacchetto di spazzatura». E don Ciccio, barista storico di piazza Matteotti, offriva per provocazione ai suoi clienti caffè corretto al percolato. Tante le iniziative in campo: il Comune ha pronto un ricorso al Tar contro l’ordinanza di Cesaro; tra oggi e domani un Consiglio intercomunale. Poi si pensa anche alla chiusura delle scuole per l’emergenza che lascia i rifiuti per strada. Intanto Ieri è arrivato al presidio anche il deputato Francesco Barbato, arrivato sulla piazzola per un sopralluogo. Stamattina incontrerà il capo della Procura Lepore. «Lo sversamento è irregolare - dice - Gli impianti di raccolta del percolato andranno in affanno con la pioggia e gli sfiatatoi lasciano il gas in libertà». È arrivato a portare solidarietà anche padre Alex Zanotelli e i Bidonvillarik (musicisti che suonano sulla spazzatura) e molti politici: ieri c’era il consigliere regionale Raffaele Topo. Il giorno prima era arrivato anche il consigliere provinciale Tommaso Sodano. Intanto, sul fronte dell’emergenza ambientale, si registra un passo in avanti. Il Consiglio regionale ha votato all’unanimità l’approvazione di un ordine del giorno predisposto dalla commissione ecomafia, presieduta da Antonio Amato, per l’istituzione di un’unità di crisi, a cui partecipano anche le forze dell’ordine sotto la direzione della Prefettura, per presidiare le strade assediate dai roghi di rifiuti. «Finalmente è stata considerata una richiesta che Legambiente avanzava da anni», dice il direttore regionale Raffaele Del Giudice. Gli ambientalisti restano agguerriti, però. «Siamo pronti con un esposto in Procura», dice Alessandro Gatto, direttore regionale Wwf , ieri sdraiato in terra coi manifestanti. Intanto, dal coordinamento regionale di Fli, guidato dall’europarlamentare Enzo Rivellini, si chiede al Consiglio comunale di accelerare l’avvio della raccolta differenziata. Contro l’emergenza dei rifiuti per strada si sta costituendo un comitato per chiedere la sospensione immediata del pagamento delle bollette sulla tassa sui rifiuti, fino al superamento dell’emergenza nell’area del Napoletano. I cittadini di Giugliano sono pronti a riconsegnare al comune tutte gli avvisi notificati in questi giorni con importi maggiorati del 12% rispetto allo scorso anno. «Metteremo a disposizione le somme sui nostri conti correnti - spiega il commercialista Antonio Cacciapuoti - non è un pretesto per non pagare ma vogliamo versare quanto è dovuto solo quando sarà garantito un servizio adeguato e tutelata la nostra salute».