Serre si scalda, strade interrotte a Macchia Soprana
Cornetta: "Siamo in allerta"
Il progetto di portare altri rifiuti a Macchia Soprana è sempre all’ordine del giorno e non è stato affatto accantonato. Come evitarlo è il primo pensiero del sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, che negli ultimi giorni vive costantemente attaccato al telefono. Prima per la lunga e defatigante trattativa con Guido Bertolaso, passata tramite i buoni uffici del prefetto Sabatino Marchione, per far cancellare Valle della Masseria dall’elenco contenuto nella legge 123 del 2008. Poi per la fiaccolata di protesta del giorno di Ognissanti. L’annuncio su Valle della Masseria è arrivato alle 20,15 di venerdì sera e con la sottolineatura ironica di Bertolaso: «Cornetta sappia che non lo avrebbe meritato per via del tenore delle ultime dichiarazioni fatte su di me». Nessun do ut des, nemmeno ufficioso, per usare Macchia Soprana come sversatoio. Lo conferma il sindaco stesso: «Nessuna smentita ho ricevuto alla richiesta che il 26 ottobre ci rivolse il prefetto che parlava a nome di Bertolaso per scaricare oltre 150mila tonnellate di rifiuti. La nostra posizione è sempre di rifiuto netto». Nella trattativa generale adesso va registrata l’entrata di Edmondo Cirielli, presidente dell’amministrazione provinciale, che ha sottolineato come spetti al suo ente di deliberare sulla gestione della discarica di Macchia Soprana, con titolarità passata, come previsto dalle norme, alla società provinciale Ecoambiente, con la gestione in continuità con l’ex consorzio di bacino. Il presidente di Ecoambiente, Roberto Celano, è originario di Serre. Cornetta vede le uscite di Cirielli e Celano con il fumo agli occhi. «Macchia Soprana è sotto la loro responsabilità? Vuol dire che là sopra ci arriveranno con gli aerei. Sono due anni che le strade sono interrotte per frane. Finora Cirielli ci ha sempre fatto rispondere che non avevano i soldi per ripararle». La seconda giornata Cornetta l’ha dedicata alla mobilitazione dei cittadini di Serre che domani insieme a Legambiente, Cgil, Cia, Coldiretti, Confagricoltura al loro fianco vedranno i sindaci di venti comuni degli Alburni, della Piana del Sele e del Vallo di Diano. Gonfaloni e fascia tricolore i sindaci sfileranno al fianco dei cittadini. «Saranno oltre quaranta e verranno per far arrivare forte la voce del territorio alle istituzioni regionali e nazionali su tematiche importanti quali: ambiente, sanità, fondi Fas e contestazione del pedaggio autostradale», annuncia