Differenziata, Romano: nessun taglio

«Non c’è stata alcuna revoca di finanziamenti ai Comuni per i piani di raccolta differenziata». Lo dice l’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano, sostendendo anche che i Comuni di Atena Lucana, Moio della Civitella, San Rufo e Serre «sono stati liquidati», mentre i Comuni di Albanella e Baronissi «sono stati autorizzati alla liquidazione» e il Comune di Salerno ha avuto «600 mila euro per il proprio piano». Su trenta centri salernitani, dunque, in sei, secondo quanto riferisce l’assessore, hanno avuto fondi. «Abbiamo avuto solo il 30% dei fondi, e dietro pressanti lettere di sollecito quindicinali perché la fornitura ci era già arrivata e la ditta voleva essere pagata – spiegano da Serre – Rischiavamo un contenzioso e per questo è stato erogato solo il 30%, invece del 70%. E come noi anche il Comune di Salerno, anch’esso con fornitura fatturata. Ci siamo trovati nella stessa situazione». «Se il pagamento delle altre amministrazioni non è stato ancora posto in liquidazione, è perché gli enti non hanno presentato la documentazione necessaria», ribadisce invece la nota dell’assessorato. «Vorrei tanto sbagliarmi – riferisce il sindaco di Campagna, Biagio Luongo – Ma so che la mia gara d’appalto per l’acquisto di alcuni presidi l’ho dovuta bloccare dopo la lettera inviatami dalla Regione. E non ho avuto comunicazioni successive, almeno finora». Insomma, chi ha accelerato i tempi, con gare fatte e fatture da liquidare, quindi con “obbligazioni vincolanti” che sono sorte, ha avuto parte delle risorse, gli altri, per ora, restano a secco. Tutto nero su bianco, in quella lettera spedita ai “sindaci dei Comuni in elenco”, 78 campani, 30 salernitani, il 14 luglio 2010, protocollo 2010 0602384, relativa al decreto 1169 del 2008, ha la seguente chiosa finale: “…si invitano le SSLL a sospendere le attività inerenti la gestione dei finanziamenti de quo”. Come ha fatto Campagna, ad esempio