Lonardo: senza bonifica no alla seconda vasca

La presidente del consiglio regionale: si rispettino le prescrizioni della valutazione di impatto ambientale
23 maggio 2008 - Luigi Patierno
Fonte: Il Mattino Benevento

La commissione regionale Ambiente ha esaminato nuovamente la situazione della discarica di Sant'Arcangelo Trimonte, in una riunione tenutasi ieri mattina, alle 10, presso l’aula consiliare del paesino sannita. Alla riunione, presieduta da Michele Ragosta, sono intervenuti: la presidente del consiglio regionale, Sandra Lonardo, il primo cittadino santarcangiolese Aldo Giangregorio, i sindaci dei paesi limitrofi, Giovanni De Gennaro (Paduli), Fernando D’Aloia (Buonalbergo) e Raffaele Giardiello (Apice), i consiglieri regionali Luca Colasanto, Fernando Errico e Mario Ascierto della Ratta, l’assessore provinciale Gianluca Aceto, e il funzionario dell’assessorato all’Ambiente Michele Greco. Nella seduta di ieri, si è data lettura integrale del parere della commissione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), relativo al progetto di discarica nel comune di Sant’Arcangelo Trimonte, documento che ha avuto parere favorevole di compatibilità ambientale alla realizzazione dell’opera, a condizione che vengano rispettate delle necessarie prescrizioni. Una prima serie di prescrizioni riguarda gli aspetti individuati come maggiormente critici, vale a dire l’intervento di stabilizzazione del versante e quello di bonifica delle discariche esistenti e della porzione di territorio circostante. Particolarmente dibattuta la prescrizione numero tre, che riguarda la bonifica delle precedenti due discariche: si richiede infatti, in tale punto, che gli intereventi vengano effettuati successivamente all’esecuzione di un piano di caratterizzazione dell’area ed in linea con le previsioni di un apposito progetto di risanamento. Lo stesso piano di caratterizzazione e il progetto di bonifica, dovrebbero essere concordati con il Comune di Sant’Arcangelo. La presidente Lonardo ha chiesto esplicitamente che vengano bloccati i lavori di realizzazione della seconda vasca se non si attua un piano di caratterizzazione e se non si concordano gli interventi con la autorità locali e con le comunità; ha stigmatizzato, inoltre, l’assenza dell’assessore regionale all’Ambiente Ganapini e degli esponenti del commissariato di Governo, ma anche degli altri membri della commissione. «Le comunità - ha detto la presidente del consiglio regionale - chiedono di discutere, di capire, di fare degli incontri per venire a conoscenza delle problematiche, non possiamo vivere in una società militarizzata». A tali accuse si è poi associato anche l’onorevole Fernando Errico che ha aggiunto «non si può procedere a realizzare nuove vasche se non si provvede a bonificare quelle esistenti». L’assessore Aceto ha parlato di cortocircuito democratico, per l’assenza di un interlocutore del commissariato, mentre Ascierto Dalla Ratta ha lanciato l’idea di un piano Marshall per l’agricoltura del paese, sostenendo che è necessario determinare delle proposte per il programma di sviluppo rurale (PSR). Per il consigliere regionale, «i sindaci devonoessere parte integrante di una commissione di controllo dei rifiuti una volta avviato lo sversamento degli stessi». Ha polemizzato con l’assessorato dell’ambiente in Campania anche Colasanto, ritenendo che tale ente non tuteli la salute dei cittadini nella regione: «Noi facciamo la nostra battaglia - ha detto - ma l’assessorato deve fare presente al commissariato che queste prescrizioni sono vincolanti». «Possiamo creare una commissione di controllo - ha affermato Greco, suscitando le reazioni dei cittadini esasperati di Sant’Arcangelo - e se le prescrizioni non saranno ottemperate, ma solo in quel caso, si potrà avere un blocco dei lavori, la Regione non può fermare la realizzazione della discarica se non c’è violazione di legge». Per il sindaco di Paduli sarebbe necessaria la nascita di una Commissione di controllo sulle prescrizioni VIA; De Gennaro ha poi condannato la decisione di militarizzare il sito: «È gravissimo che i cittadini non possano più manifestare». Si terrà probabilmente domani un tavolo politico a cui prenderanno parte i membri della commissione ambiente, i sindaci e le varie rappresentanze politiche locali, per capire cosa bisogna fare nell’immediato per contrapporsi ala realizzazione della seconda vasca

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