Scontri a Taverna del Re, è rivolta dopo l’intesa
In piazza anche manifestanti a cavallo
Quando i mezzi che hanno depositato la spazzatura di Napoli e provincia sulla piazzola numero 12 di Taverna del Re vanno via, i manifestanti cercano di bloccarli. Sono più o meno centocinquanta persone. Tra loro amministratori - c’è anche il vice sindaco Antonio Panico - e rappresentanti dei comitati che avevano avuto accesso al sito per un sopralluogo. Le forze dell’ordine intervengono, cercano di disperderli, volano le botte. Nicola Pirozzi, consigliere comunale del Pd, racconta: «Sono stato salvato dai cittadini che sono intervenuti per difendermi: volevano caricarmi su di una volante e portarmi via. A Terzigno non hanno avuto il coraggio di intervenire, e picchiano noi che siamo gente inerme». Subito dopo gli autori della protesta cercano di rallentare l’esodo dei compattatori con il cosiddetto «soft walking»: si mettono davanti agli automezzi protetti dalle forze dell’ordine procedendo lentamente a passo d’uomo lungo la strada che porta a via Santa Maria a Cubito, la strada che collega Napoli a Giugliano. Nel primo pomeriggio i manifestanti avevano cercato di bloccare la strada con molte masserizie e alcuni tronchi d’albero. Per spostarli era arrivato un cingolato dei vigili del fuoco: in fila, in quel momento c’erano dieci mezzi dell’Asìa, l’azienda che raccoglie la spazzatura di Napoli. Secondo i rappresentanti della delegazione che ha avuto accesso al sito dove non è stata ammessa la stampa, i rifiuti vengono abbandonati sul cemento e coperti con un telone di plastica per evitare che la puzza appesti i dintorni. A Giugliano sta arrivando, infatti, la spazzatura di Napoli e del resto della Provincia, e Taverna del Re è stata trasformata in un sito di trasferenza. La delegazione capeggiata dai consiglieri comunali ha già chiesto che nel corso del prossimo sopralluogo, in programma per la giornata di domani, siano presenti anche tecnici dell’Asl e ell’Arpac per accertare il rispetto di tutte le prescrizioni. «In consiglio comunale il sindaco si è impegnato a presentare un ricorso urgente al tar - dice Pirozzi - ma non ci risulta che sia stato fatto». Taverna del Re, nel corso dei sedici anni di emergenza rifiuti è diventata il simbolo del disastro arrivando ad ospitare buona parte dei sei milioni di balle accumulate. Davanti alla piramide di spazzatura nell’autunno del 2007 una donna, Lucia De Cicco, tentò di darsi fuoco: nei giorni scorsi è tornata davanti ai cancelli, anche questa volta munita di una bottiglia incendiaria. Ieri protestava ancora, questa volta disarmata. Nel 2008 gli ultimi sversamenti con l’impegno della struttura di Bertolaso di non mandare mai più l’immondizia a Giugliano. La scorsa estate l’ultimo allarme: la procura antimafia inviò alla Regione e al commissario alle bonifiche la realzione di un geologo, Giovanni Balestri, sull’area della Resit, una delle tante discariche che infestano Giugliano, non lontano da Taverna del Re. I dati dimostrano che la falda acquifera è stata inquinata da sostanze cancerogene.