«Serre e Campagna, le discariche possono avvelenare il Sele»
rifiuti in un paesaggio idilliaco
SERRE. La scelta di Valle della Masseria, Macchia Soprana e Basso dell’Olmo per metterci delle discariche è da bocciare: «Il rischio d’inquinamento del fiume Sele in caso di deflussi e infiltrazioni risulta evidente. Tutti e tre i siti sono disposti su pendii che degradano verso il letto del fiume». Su Valle della Masseria non ci sono mezzi termini: «Scelta assurda, il sito è immerso in un paesaggio idilliaco». Il numero di protocollo è 204065 e il documento arriva da Bruxelles. Citazioni testuali tratte dal consuntivo del documento di lavoro sulla missione d’inchiesta in Campania, svoltasi dal 28 al 30 aprile del 2010 da parte della commissione per le petizioni del parlamento europeo, presieduta da Erminia Mazzoni. La visita nella Piana del Sele scattò a seguito di una richiesta fatta pervenire dall’avvocato Monica Sepe che si è vista adesso recapitare a casa, da pochi giorni, un’approfondita relazione. La deputata europea dell’Udc comunica anche: «Un’ulteriore missione investigativa è prevista per il 2011». I materiali prodotti sono già all’esame delle altre istituzioni europee. La relatrice, per la nostra provincia, è l’eurodeputato Judit A. Merkies, una socialdemocratica olandese. «Macchia Soprana è chiusa per raggiunti limiti di saturazione ed è destinata all’estrazione di biogas. Giace su di una ripida scarpata, con un rischio acuto di deflussi verso il fiume. I firmatari propongono che vengano costruite delle barriere contenitive a valle, al fine di proteggere le riserve idriche nel lungo periodo. La proposta sembra assolutamente ragionevole e di fondamentale importanza». È solo uno dei passaggi sul tour per le discariche campane. In apertura del documento si riferisce delle condanne subite dall’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione Europea: «nel 2007, e più di recente nel 2010, per aver violato le direttive europee». Tutto questo ha determinato la perdita di rilevanti finanziamenti, 135 milioni per il 2006-2013, cifra che va ad aggiungersi ad altri 10,5 milioni di euro. Nella relazione si riferisce di un incontro con l’allora assessore provinciale all’ambiente, Giovanni Romano. «La discarica prevista a Valle della Masseria non sarà realizzata, è stata richiesta una modifica alla legge. È in programma la costruzione di un inceneritore a Salerno. Con il senno di poi si può concludere che l’allestimento della discarica di Macchia Soprana sia stato un errore. Sono stati richiesti aiuti finanziari per la bonifica dei siti di Macchia Soprana e di Basso dell’Olmo». Erminia Mazzoni e Judit A. Merkies riferiscono come: «Romano ha riconosciuto che le preoccupazioni dei firmatari sono ragionevoli, sebbene i rischi paventati non siano confermati dai dati». Giovanni Romano viene risentito dalla commissione il 22 giugno, da assessore regionale. «Ha rilasciato una decisione circostanziata, fornendo dettagli – scrivono Mazzoni e Merkies - sulla nuova strategia di gestione dei rifiuti. Ha segnalato la piena volontà di garantire il pieno rispetto delle direttive europee onde ottenere lo sblocco degli stanziamenti trattenuti dalla Commissione europea…».