Martedì chiuderà anche l’ex Cdr, Comuni sul piede di guerra

Ufficialmente in programma dei lavori di manutenzione
In realtà l'impianto è saturo
28 ottobre 2010 - pe.car.
Fonte: Il Mattino Salerno

BATTIPAGLIA. Martedì chiude anche l’ex Cdr. La notizia era nell’aria ormai da tempo ma è stata ufficializzata soltanto in queste ore. Lo stop alla raccolta e alla lavorazione dei rifiuti, ufficialmente programmata per «manutenzione», è prevista dal 2 novembre al 2 dicembre. Un mese che peserà molto sul bilancio di tutti i Comuni che continuano a portare i propri rifiuti nell’attuale Stir. Ora gli stessi Comuni andranno a sversare a Savignano Irpinia. In discarica. Così si legge dal documento giunto in queste ore negli uffici dell’impianto di Battipaglia e che verrà girato ai sindaci interessati. I flussi di spazzatura verranno stabiliti di giorno in giorno dal comitato istituito in Regione Campania dal presidente Stefano Caldoro e rappresentato, per la Provincia di Salerno, da un dirigente di EcoAmbiente. Intanto già da giorni ci sono file di camion fuori all’impianto, per l’impossibilità di sistemare tutti i rifiuti. Molti amministratori, in prima linea il sindaco di Eboli Martino Melchionda, non credono alla motivazione e alla necessità di eseguire lavori di manutenzione. Il primo cittadino di Eboli, difatti, si dichiara pronto a una denuncia in procura perchè il trasferimento dei propri rifiuti dallo Stir alla discarica, in provincia di Avellino, fa lievitare i costi da sostenere e non programmati. Sulla stessa lunghezza d’onda, anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Battipaglia Massimiliano Casillo per il quale: «Bisogna sentire tutte le amministrazione interessate e reagire, prendere posizione. Tutti insieme perchè se agiamo da soli non andremo lontano». L’impressione dei più è che la chiusura sia stata programmata per l’impossibilità di trasferire i rifiuti dell’ex Cdr ad Acerra in quanto l’impianto del Napoletano, che già brucia a scartamento ridotto secondo molti, è stato messo a servizio dei soli rifiuti napoletani. A dare conferma a questi sospetti, il fatto che da giorni ci siano le file di camion ad attendere per sversare. Il timore è dunque che lo stop all’impianto possa essere ancora più lungo rispetto a quello programmato. Un ruolo importante, in questo caso, potrebbe giocare proprio l’apertura della discarica a Macchia Soprana. Insomma, l’idea è che si tratta di un cane che so morde la coda. E le soluzioni possibili, al momento, sono solo quelle di mettere mano alle casse comunali. Ancora una volta. Nessun problema, per il momento, per il capoluogo. L’assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, Gerardo Calabrese, assicura: «Per fortuna siamo coperti. Portiamo il nostro indifferenziato ad Ostaglio e abbiamo per il momento spazio per sopperire ad un’eventuale emergenza»

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