ENTRO FINE ANNO NAPOLI DEVE ESSERE AL 25% DEL RICICLO O RISCHIA PESANTI SANZIONI

Differenziata, Mola promette: rispetteremo i tempi

Tra pochi giorni via i cassonetti ma quattro piccoli contenitori
23 maggio 2008 - Anna Maria Asprone

«Ce la faremo» L’assessore ai rifiuti Gennaro Mola, all’indomani del Consiglio dei ministri a Napoli, non ha esitazioni: il Comune di Napoli riuscirà a rispettare date e parametri fissati per la raccolta differenziata. «Entro il 31 dicembre 2008 raggiungeremo il tetto stabilito per la differenziata e che prevede il 25% di raccolta entro la fine di quest’anno - assicura Mola - Il nostro piano di attuazione era già pronto e approvato da fine marzo, quindi ieri lo abbiamo inviato al presidente del Consiglio Berlusconi, ai sottosegretari Letta e Bertolaso e al ministro Prestigiacomo. Per quanto riguarda i tempi - aggiunge l’assessore ai rifiuti - sarà implementata da subito la raccolta stradale mentre sarà avviata già da giugno la differenziata «porta a porta». L’obiettivo dell’amministrazione prevede l’avvio entro giugno del servizio su un primo campione di 20mila abitanti per poi arrivare a 60mila entro settembre e 100mila entro novembre. Un progetto molto ambizioso, considerando l’enorme mole di lavoro da fare anche per informare e sensibilizzare la gente coinvolgendola nella raccolta. Ancora top secret da parte dell’Asia i quartieri in cui verrà iniziata la raccolta. Quello che è certo quindi è che da giugno 20mila napoletani non utilizzeranno più, per liberarsi dei loro rifiuti, i cassonetti stradali (che nelle vie interessate alla raccolta spariranno) ma quattro piccoli contenitori (per l’umido, la carta, il vetro e un multimateriale). I bidoncini saranno sistemati all’interno degli edifici o dei condomini e le loro dimensioni saranno personalizzate secondo le necessità di luogo e spazio. I cittadini coinvolti nel «porta a porta» riceveranno indicazioni precise sia sulle date del ritiro che sul tipo di rifiuti che verranno prelevati. «L’Asia ed il Comune - precisa ancora Mola - vigileranno sulla regolarità delle operazioni ma soprattutto chiederanno la partecipazione e la collaborazione della gente. Diciamo che quella che andiamo a realizzare sarà una raccolta differenziata integrata e partecipata. Tra un anno - conclude Mola - saranno 200 mila le persone coinvolte nella raccolta e se tutto procede come previsto, riusciremo a raggiungere anche l’obiettivo di arrivare, tra tre anni, a far sì che 600mila napoletani non dovranno più servirsi dei cassonetti stradali». Un altro punto del piano è la realizzazione delle dieci isole ecologiche necessarie per avviare il percorso di passaggio da tassa a tariffa, premiando i cittadini che fanno la differenziata. La prima è stata già aperta ai primi di maggio in via Sambuco a Ponticelli. Per fine giugno o al massimo nei primi giorni di luglio dovrebbero aprire poi anche quelle di viale Resistenza a Scampia e di via Pigna a Soccavo. Implementata anche la raccolta stradale e quella di carte e cartoni. Un’operazione che in questi giorni di emergenza rifiuti sta incontrando molte difficoltà. Secondo quanto ha denunciato il Comieco (consorzio nazionale per il recupero ed il riciclo di imballaggi a base cellulosica) «da cirda dieci giorni sono numerosi e documentati gli episodi che hanno impedito ai mezzi del Bacino Napoli 5 di effettuare la raccolta - come si legge in una nota del consorzio - a Secondigliano, a Miano, a San Giovanni a Teduccio gruppi di cittadini hanno bloccato i camion cercando di costringere gli operatori a raccogliere anche i rifiuti indifferenziati. Casi simili - conclude la nota - si sono verificati anche a Fuorigrotta, Bagnoli, Pianura e Soccavo».

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