D’Alema: ok Bertolaso, dubbi sull’Esercito

L’ex ministro Pd: «I militari? Solo propaganda». Ma Bassolino: «Bene tutto ciò che serve a uscire dalla crisi»
23 maggio 2008 - Paolo Mainiero
Fonte: Il Mattino

Il giorno dopo l’approvazione del piano del governo per l’emergenza rifiuti, il Pd si dà appuntamento a Napoli. C’è Massimo D’Alema, c’è Marco Follini, c’è Antonio Bassolino. L’incontro, il primo pubblico dopo le elezioni, è stato organizzato dalla segreteria regionale per avviare la fase politica post-elettorale. Ma a prendere il sopravvento è il pacchetto anti-crisi. Nel Pd c’è una larga condivisione di massima del decreto legge seppure con qualche sfumatura. Sull’uso dell’esercito, per esempio. Per Massimo D’Alema «non serve, è un’evocazione propagandistica»; per Bassolino «è giusto che i siti vengano presidiati come è giusto tutto ciò che serve per uscire dall’emergenza in modo strutturale; a ogni modo si vedrà nel concreto come si dovranno esprimere le norme». Ma nel complesso il piano ottiene consensi e nel partito emerge la consapevolezza che occorre sostenere l’azione di Guido Bertolaso senza se e senza ma «e il Pd farà la sua parte con senso di responsabilità», garantisce Follini. C’è, insomma, la sensazione che si sia all’ultima spiaggia al punto che il segretario regionale Tino Iannuzzi avverte: «Non accetteremo amministratori del Pd che in fascia tricolore presidiano i siti». Mentre Emma Giammattei, segretario provinciale, ricorda il documento approvato dalla direzione. «È necessario aprire - dice - nel più breve tempo possibile, e in attesa dell’ultimazione dei temovalorizzatori, discariche temporanee e siti di stoccaggio anche a Napoli». Il giudizio di D’Alema è positivo sulla nomina di Guido Bertolaso e sulla manovra nel suo complesso («va nella direzione giusta e noi dobbiamo collaborare»), lo è di meno su alcune norme specifiche come l’uso dell’esercito e il carcere per chi protesta. «L’incarico a Bertolaso - dice l’ex ministro degli Esteri - sarà sicuramente utile a sostenere il piano predisposto da De Gennaro per conto del precedente governo. Non so bene invece cosa possano fare i militari. Ho l’impressione che l’evocazione dell’esercito abbia un valore più propagandistico che effettivo perchè non spetta all’esercito garantire l’ordine pubblico, non avendone le specifiche competenze. È compito di tutti, a partire dalle istituzioni locali, far rispettare le scelte necessarie. Poi, eventualmente, c’è la forza pubblica, non c’è bisogno dell’esercito». Quanto al carcere per chi protesta D’Alema non nasconde le proprie perplessità. «Non penso che si possa mettere in carcere chi manifesta. In Italia - osserva - è prevista la libertà di espressione delle proprie opinioni a meno che non vengano compiuti dei reati specifici». Tuttavia, aggiunge D’Alema, «la sfida vera dei prossimi mesi è quella di poter dire che la crisi si è risolta con il concorso determinante delle forze di governo locali». E qui l’ex ministro cita Bassolino: «Come ha giustamente detto il compito primario delle forze che governano la Campania è quello di collaborare lealmente con il governo». E la Regione, assicura il governatore, è in prima linea. Ieri Bassolino ha sentito Gianni Letta, oggi vede a Napoli Bertolaso. «Molte scelte già c’erano - dice il presidente della Regione - ma lo sforzo che si fa oggi è di creare le condizioni perchè le decisioni prese possano essere attuate attraverso strumenti e norme che consentano di superare gli ostacoli. Per il resto, la linea è la stessa: discariche, più raccolta differenziata, termovalorizzatori. Le scelte fatte dal consiglio dei ministri e concordate la settimana scorsa a Palazzo Chigi tendono a poter attuare le decisioni ed è importante che tante forze siano schierate dalla parte giusta. I sì devono prevalere sui no e nessuno può essere interessato a che si ripetano gli errori del passato. Forse in passato abbiamo subito anche un fuoco amico ma questo è il momento delle persone di buona volontà».

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