Nell’impianto si stringono i controlli «C’è il rischio che si riempia subito»

Poste limitazioni precise all'accesso dei compattatori. la preoccupazione di Ciasullo
21 ottobre 2010 - meg.
Fonte: Il Mattino Avellino

A Pustarza solo un compattatore proveniente da Battipaglia è stato costretto a fare dietrofront. Aveva problemi di tenuta del percolato: dopo i controlli effettuati dai carabinieri della compagnia di Ariano, ha ripreso la strada di casa. Tutti gli altri provenienti dal napoletano, dal salernitano e dai comuni irpini hanno potuto sversare regolarmente in discarica, anche se tra qualche tensione e polemica per i controlli messi in atto prima dalle forze dell’ordine e poi dall’amministrazione provinciale di Avellino e dal Comune di Savignano. Nella prima giornata di attuazione dell’ordinanza Caldoro sono stati conferiti, insomma, poco più di 750 tonnellate di rifiuti. Più o meno quello che era previsto. Ad ogni modo, per far rispettare i protocolli di intesa sui conferimenti si è presentato di buon mattino nell’impianto di Pustarza il dirigente del settore Ambiente della Provincia, ingegnere Ferdinando Capone, che ha preteso per ogni arrivo in discarica l’adempimento di tutte prescrizioni previste: l’esibizione della documentazione amministrativa, il peso dei rifiuti, il controllo dei materiali per l’esclusione di sostanze radioattive, lo sversamento e la pulizia dei mezzi. Nell’impianto, di buon mattino si è presentato anche il sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo, che era accompagnato da personale che effettua tutti gli altri controlli sulla natura e sull’abbancamento dei rifiuti. Infine l’Ibi, che gestisce la discarica, dopo una prima fase di evidente rallentamento delle operazioni dei sversamento, si è visto costretto a impiegare altro personale. Non sono mancati momenti di tensione. Alcuni autotrasportatori provenienti da Caivano e Tufino hanno provato a protestare per gli eccessivi controlli. Alla fine, dopo un intervento della Questura di Avellino attraverso la Polizia di Stato di Ariano, è tornata la calma. Alle 14,30 sono state concluse tutte le operazioni di conferimento, mentre altre maestranze si dedicavano ai lavori per la quarta vasca e alla copertura dei rifiuti. «Se c’è stato qualche problema - spiega il sindaco Ciasullo - è dovuto al fatto che l’Ibi, che negli ultimi tempi ha ridotto il personale, non era in grado di accelerare le operazioni. Per far sversare subito i compattatori avrebbe dovuto ricorre già ad altro personale. Come pure la pioggia caduta nei giorni scorsi ha comportato qualche problema al transito delle pedane orientate sulla terza vasca. In più sia noi, come Comune addetto al monitoraggio, e sia la Provincia, abbiamo messo in atto i controlli di competenza che hanno probabilmente infastidito qualcuno. Va detto, però, che abbiamo fatto solo il nostro dovere. Piuttosto auguriamoci che dopo il 26 ottobre non ci siano più altri conferimenti. La discarica rischia di esaurisi prima». Questo è un tema davvero caldo. Lo sostiene anche l’assessore provinciale all’Ambiente, Domenico Gambacorta, secondo il quale c’è bisogno di disporre della discarica di Pustarza fino al 2013.

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