Termovalorizzatore, si muove Bertolaso
Guido Bertolaso subito in campo, a 48 ore dal Consiglio dei ministri dove è stato nominato sottosegretario all’emergenza rifiuti il capo della protezione civile torna al palazzo di governo per un vertice operativo. Oggi incontrerà a Napoli le autorità locali, il sindaco Rosa Iervolino e Antonio Bassolino, presidente della Regione. Un vertice sulla crisi in atto e sull’inceneritore: «L’incontro serve per accelerare le cose da fare» ha confermato Bertolaso. E fra queste c’è di certo il termovalorizzatore. Pochi i dubbi sulla location che il sindaco dovrà indicare entro 30 giorni a partire da oggi: l’area orientale della città è destinata a ospitare l’impianto di incenerimento della spazzatura che dovrebbe risolvere strutturalmente la crisi dei rifiuti. Ipotesi di scuola e qualche boatos tengono in piedi fra le opzioni anche l’area nord, in particolare Scampia, oppure Chiaiano nel caso non avesse la discarica. Due zone che potrebbero teoricamente ospitare l’impianto. Ma è l’area est, ex zona industriale, la più adatta. C’è già uno studio, è deserta ed enorme. Ci sono autostrade che l’attraversano, linee ferroviare e strade secondarie per accedervi. Soprattutto non ci sono case se non disegnate sulla carta, quelle del Piano regolatore. Ieri è stata una giornata intensa di lavoro a Palazzo San Giacomo su questo fronte. Il sindaco si è confrontato a lungo con Tino Santangelo: «L’area est - ha detto il numero due del Comune - è certamente fra le ipotesi che si stanno prendendo in considerazione». Il Prg è stato setacciato, tenendo presente due priorità. La prima è indicare il sito a Bertolaso prima dei 30 giorni, per dare un segnale politico importante di collaborazione all’esecutivo nazionale. La seconda è che temporeggiare sarebbe inutile: se scadesse il termine, infatti, il sito lo individuerebbe d’autorità il sottosegretario i cui poteri sono così vasti da superare tutti i vincoli urbanistici. Servono due ettari per installare l’impianto e si sta lavorando sulle mappe dell’area orientale per capire quali sono i più adatti. Il sindaco lo sa e ribadisce che il piano rifiuti promosso dal governo è preciso, chiaro, con cronoprogrammi e date chiare. E in merito al termovalizzatore, ciò che preoccupa la Iervolino è «tranquillizzare i cittadini». Ecco perché insiste sul sopralluogo a Brescia che dovrebbero effettuare i membri del Consiglio comunale. Andare nella città che ha l’impianto preso a modello e che dovrebbe essere realizzato a Napoli. «Il passo più complicato è quello del termovalorizzatore e la mia preoccupazione è di tranquillizzare i cittadini» ripete l’ex ministro dell’Interno. Comune attivo su tutti i fronti dell’emergenza rifiuti: ieri la giunta ha deliberato il pagamento di 5 milioni al commissariato per lo smaltimento dei rifiuti. Palazzo San Giacomo ha un debito che supera i 100 milioni, che ha rateizzato.