Il Comune vuole un decreto per gestire la gara d’appalto

Dalla telefonata di Berlusconi ai dubbi della provincia per attuare la grande opera
26 ottobre 2010
Fonte: Il Mattino Salerno

Il sei ottobre la svolta. «Ho parlato ieri con il sindaco di Salerno e gli ho garantito un mio intervento, con la Provincia e con la Regione, per far affidare a lui la responsabilità della gara di appalto sul termovalorizzatore di Salerno i cui progetti sono già pronti». Parola di Silvio Berlusconi. E da quelle parole che il sindaco di Salerno trova la «fonte giuridica» del suo ragionamento. Legge o non legge lui vuole ottenere la nomina a «oggetto attuatore» della gara per la realizzazione del termovalorizzatore e la sua gestione. La legge regionale tuttavia destina questo ruolo alle province titolari della gestione del ciclo dei rifiuti e dei relativi impianti. E quindi il sindaco si aspetta che si arrivi ad una decretazione ad hoc per Salerno che consenta di arrivare alla modifica di una norma che metterebbe, invece, tutto nelle mani dell’inquilino di pazzo Sant’Agostino. Il decreto - ne ha facoltà - dovrebbe firmalo Berlusconi. (Fa parte del colore, del chiacchiericcio, del retropensiero di questi giorni, il ruolo della Carfagna nelle decisioni governative in questa materia). Dal Comune fanno sapere che si possono trovare tutto gli accordi di questo mondo, ma in sostanza il comune deve fare la gara. Il sindaco mira a diventare il delegato operativo, o amministratore delegato, anche di una società con una parità di partecipazione tra Comune e Provincia. Per fare presto serve un intervento «per decreto». Sullo strumento tecnico, società di scopo o altro, non c’è problema. De Luca non recede e attende il passo conseguente del presidente del Consigli. Altrimenti se ne dedurrà che quelle dichiarazioni non sono più valide. Per De Luca i comuni devono «chiedere la competenza diretta della gestione del ciclo dei rifiuti». LO va dicendo da una settimana ai sindaci coinvolti nell’emergenza a Napoli «Se ci sono comuni che ce la fanno da soli - ha affermato - devono avere la possibilità di gestire da soli il ciclo dei rifiuti. Chi non ci riesce si metta nelle mani della Provincia. Ma con questa strada i costi aumentano a dismisura, a fronte dei tagli che fanno Stato, Regione e Provincia. Spezzettare il ciclo significa solo avere meno efficienza, città più sporche, e costi raddoppiati. Con le leggi vigenti, possiamo pretendere che ci sia una consegna progressiva dei poteri ai comuni con un meccanismo di flessibilità». Il sindaco ha ribadito a più riprese la volontà del comune di Salerno di ospitare il secondo impianto di incenerimento: «Noi come Comune siamo pronti - dice De Luca - e lo diremo a Bertolaso. Ma il Comune deve avere pieno potere di controllo, per poter avere la garanzia assoluta che di notte non venga nessuno a portarmi rifiuti inquinanti o radiografie (notoriamente tra i materiali più inquinanti se non trattati come rifiuti speciali, ndr). Si deve lavorare per la sicurezza e la salute dei nostri concittadini».

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