Termovalorizzatore, da Bertolaso per l'intesa

Oggi incontro a Roma tra De luca e governo. L'assessore Romano: "Cirielli conferma gli atti del sindaco"
21 ottobre 2010 - Gianni Colucci
Fonte: Il Mattino

Sarà probabilmente Giovanni Romano, assessore regionale all’Ambiente, colui che avrà il destino del mediatore. Oggi alle 18 in via Ulpiano, a Roma, sede storica della Protezione Civile fin dai tempi del terremoto e della gestione di Elveno Pastorelli, di terrà il tavolo tecnico con Provincia e Comune di Salerno e Regione Campania per il termovalorizzatore. In palio il terzo impianto della Campania, indispensabile per completare il ciclo del trattamento dei rifiuti. Di qui, al di là della contesa tutta salernitana, l’intesse di Romano a lavorare perché non ci siano soverchie increspature nella discussione. Ci vorrà dunque una buona dose di diplomazia per uscire dalla riunione con una road map che porti al termovalorizzatore, «Io sarò presento come assessore regionale e con lo spirito di chi vuole agevolare un’intesa che ritengo auspicabile e per la quale ho lavorato durante l’estate», dice Romano. La sua missione è «proporre una bozza di protocollo tra le due amministrazioni quanto più costruttiva possibile e per trovare la quadra tra le legittime posizioni della Provincia e le richieste del Comune». Ma Romano è conciliante: «Io so che Cirielli ha degli obblighi che sono oneri e non onori e il comune ha altrettanto legittimamente voce in capitolo, visto che l’impianto si fa nel suo territorio. Non sbaglia De Luca a dire noi vogliamo avere un ruolo». Ma se Romano fa il poliziotto buono, Cirielli farà quello cattivo, come nei film americani. «Mi auguro tuttavia - dice Romano - che il sindaco per contestare la legge che affida l’opera alla Provincia non dica che è sbagliata o finanche criminogena e quindi, come ci ha abituati, dirà che non la rispetta. Io non la condivido questa affermazione. Le leggi impongono obblighi e doveri e contravvenire è un reato». Romano ritiene che «con il quadro normativo attuale si può trovare un’intesa». E aggiunge: «che si debba fare quell’opera e che la Provincia sia impegnata è la legge 26 sul ciclo dei rifiuti a dirlo. Affidando anche l’impiantistica alle Province». E mette sul tavolo un motivo incontrovertibile: «Un percorso segnato dato che a maggior ragione i poteri di De Luca sono stati trasferiti in capo a Cirielli con il limite dell’impianto a300 mila tonnellate l’anno. Cirielli doveva confermare atti che aveva posto in essere il precedente commissario e alcuni li ha confermati e altri. Detto ciò con gli stessi tempi di Napoli si riesce a bandire la gara, e Dio solo sa se non ne abbiamo bisogno in un momento come questo. Solo quando avremo i tre termovalorizzatori siamo fuori pericolo». Capitolo discariche. «Salerno se l’è cavata perché Macchia Soprana è discarica regionale e si esaurita perché ha ricevuto più di quanto dovuto in passato. Ora c’è Savignano Irpino che paga un tributo di solidarietà rispetto a Salerno», dice Romano. Macchia Soprana per chiudere definitivamente però deve essere.... riaperta. «Anche se con piccoli conferimenti va saturata come era previsto. Si tratta tra l’altro di circa 120 mila metri cubi che per Salerno significano un’autonomia di un anno, visto che siamo avanti con la raccolta differenziata», spiega l’assessore. Valle della Masseria non è inutilizzabile invece e anche Cirielli ha escluso che si vada ad una riapertura, considerata la vicinanza con Macchia Soprana e che la provincia può solo migliorare le performance dell’attuale 44 per cento di differenziata. Completato il sistema del compostaggio (tra Sardone - pronto tra 40 giorni - e Eboli) le risorse pubbliche andranno solo per la differenziata e le isole ecologiche. Gli altri due impianti di compostaggio previsti saranno realizzati con finanza di progetto.

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