Maruzzella, i dimostranti hanno tolto le tende I sindaci: «Aspettiamo la proposta di Bertolaso»
"Dialogo, ma basta ingiustizie"
San Tammaro «L’alba del giorno» dopo alla discarica di «Maruzzella» è contraddistinta dalla smobilitazione generale. I manifestanti, terminati gli effetti dell’ordinanza emessa dal governatore Stefano Caldoro, hanno già lasciato il sito di San Tammaro martedì pomeriggio e del presidio ieri c’era soltanto la tenda, smontata successivamente dalla protezione civile. Tutto è ritornato alla normalità, dopo che per circa una settimana i dimostranti - capitanati da molti sindaci - hanno fatto catenaccio contro lo sversamento di parte dei rifiuti della provincia di Napoli nella discarica casertana. Le fasce tricolori sono ritornate al loro lavoro, ma sempre con un orecchio a quello che accade nel capoluogo campano. In qualche modo la protesta ha dato buoni esiti. Nella discarica, infatti, è stato sversato soltanto il 20% del quantitativo di rifiuti previsto dall’ordinanza della Regione. La soluzione «ponte», però, come era facile prevedere, non ha risolto la questione e da ieri il sottosegretario Guido Bertolaso sta pensando alle contromisure da adottare per arginare l’emergenza. Proprio per questo ha convocato per la settimana prossima i sindaci dei comuni che ospitano le discariche. «Verificheremo quali soluzioni propone – spiega il sindaco Emiddio Cimmino –. Noi siamo disposti a dialogare con Bertolaso e con le altre istituzioni, ma non vogliamo subire un’altra ingiustizia. Nell’ultima settimana abbiamo resistito e siamo disposti a farlo anche in futuro se si dovessero ripresentare delle situazioni simili. Ora dobbiamo lavorare per ridare un senso di normalità alla provincia di Caserta, sul versante della gestione dei rifiuti». Il primo cittadino tamarrese, non archiviando del tutto ulteriori insidie provenienti da Napoli, aggiunge: «A causa dello sciopero in questi giorni non possiamo nemmeno garantire il servizio di raccolta. Ieri mattina una quindicina di sindaci, in rappresentanza di tutti i Comuni che fanno parte del Consorzio unico, hanno incontrato il direttore generale della Provincia per cercare una soluzione e domani ci sarà una riunione al Comune di Teverola, dove cercheremo di elaborare un documento da presentare per fare un poco di chiarezza». La situazione resta complessa sia a livello provinciale sia regionale, ma Cimmino non si tira indietro nell’offrire un suo contributo: «Nessuno ci può accusare di stare con le mani in mano e di non volere il bene della nostra terra, ma è chiaro che le nostre priorità riguardano la provincia di Caserta. Proprio per questo ho già fatto presente che a San Tammaro c’è una struttura utile per il compostaggio. C’è bisogno di un lavoro di tre o quattro mesi per renderlo funzionante e utile al ciclo provinciale dei rifiuti. In questi giorni ne abbiamo discusso a lungo con l’assessore Arena che ha manifestato l’intenzione di farsene carico presso la Provincia».