«Siamo vittime di una vendetta» Volano accuse al primo cittadino

Fiaccolata il primo novembre
Da Campagna arrivano rinforzi "Noi siamo stati già processati"
28 ottobre 2010 - pe.car.
Fonte: Il Mattino

SERRE. «Siamo vittime di una vendetta. Bertolaso doveva togliersi la pietra dalla scarpa e appena ne ha avuto l'occasione, lo ha fatto. Ecco perchè ha deciso di tornare a Macchia Soprana, perchè ci deve punire per ciò che abbiamo fatto per difendere Valle della Masseria». La pensano così i cittadini di Serre e non disdegnano di dirlo, a voce alta, nel corso dell'assemblea che si è tenuta ieri sera a Serre e che ha programmato per il primo novembre prossimo una fiaccolata di protesta.
L’assemblea convocata dal sindaco Palmiro Cornetta serve a "raccontare" ai cittadini l'evolversi dei fatti degli ultimi giorni. Esplode così l'orgoglio degli Alburni. Con i primi cittadini di Serre, Contursi, Campagna, Sicignano degli Alburni, Albanella, Postiglione, Eboli, Oliveto Citra in prima linea per combattere contro i rifiuti. Sono tutti pronti alla battaglia. Nella palestra adiacente la scuola comunale non c'è la folla di tre anni prima. Solleva qualche polemica anche uno dei leader della rivolta del 2007, Baldassarre Chiaviello, presidente del comitato Serre per la vita. E' lui a lanciare un j'accuse al sindaco per «aver comunque portato i rifiuti a Serre». «Eppure - dice Cornetta - qualcuno mi accusa di aver fatto cadere il governo di sinistra e Bassolino. Chi non sbaglia? Anche io ho commesso qualche errore ma non potevo consentire l'apertura di Valle della Masseria».
Poi lo stesso Chiaviello rilancia: «Una politica diversa per i rifiuti è possibile. Dobbiamo solo impegnarci. Ciò nonostante noi non siamo un paese sfiduciato ma un paese che è pronto a combattere e a scendere ancora una volta in campo. Agguerriti». Uno dei rivoltosi di Campagna, di quelli che occuparono l'autostrada per impedire l'arrivo dei rifiuti sul proprio territorio, grida: «Smettiamola di contrapporre Napoli e Salerno. Se Napoli ha problemi e non fa la dfferenziata la colpa è soltanto del sindaco Rosa Russo Iervolino. I cittadini di Napoli sono vittime come noi. Nonostante io abbia già subito un processo, e sono anche stato prosciolto dalle accuse, sono pronto a combattere ancora». «Il Governo non rispetta i patti - urla dal palco il sindaco-masaniello - e noi vogliamo il rispetto della legge. Non ci sono gli estremi per il dialogo, per andare avanti. Vogliamo innanzitutto che sia fatto un nuovo decreto legge sull'individuazione dei siti e dal quale scompaia definitivamente Valle della Masseria. Solo allora potremmo riavere la fiducia nello Stato».
Sul banco degli imputati l'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano. «Può scrivere tutte le lettere che vuole - dice Cornetta - noi non gli crediamo». Incita alla battaglia il sindaco di Sicignano degli Alburni, Alfonso Amato. Denuncia l'imminente chiusura dell'ex Cdr di Battipaglia il primo cittadino di Eboli, Martino Melchionda. «Lo chiudono motivando che devono essere eseguiti dei lavori di manutenzione ma non è così - dice - lo chiuderanno per consentire ad Acerra di poter lavorare e noi andremo a portare la nostra spazzatura a Savignano Irpino con un notevole aumento delle spese. Sono già pronto a presentare una denuncia in procura: ancora una volta pagheremo noi per le colpe di altri». Il sindaco di Postiglione, Pietro Pellegrino, annuncia invece di aver già pronta un'ordinanza che vieterà il passaggio dei camion sulla parte di strada che porta a Macchia Soprana.

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