L’esilio triste di Giulia e Mattia «Basta puzza»
Giulia e Mattia non hanno più la loro cameretta. Negli occhi la paura per aver assistito nell'innocenza dei loro 8 e 3 anni, in casa propria, ad uno stato di guerra fatto di blindati, uomini delle forze dell'ordine in assetto antisommossa, scontri con violenti, tra pietre e lacrimogeni. Giulia e Mattia sono stati costretti all'esilio. Nonostante tutto quello che accadeva attorno a loro, quel computer e quel pupazzo non avrebbero voluto lasciarli, quella stanzetta con i disegni dei personaggi della Disney, i poster de «Il mondo di Patty» erano il rifugio nel quale abbandonarsi. La tana dei giochi come quella di tanti altri bimbi. Luisa, una delle mamme vulcaniche, tra le protagoniste della battaglia pacifica contro la discarica di Terzigno, è stata costretta ad andare via. Insieme con il marito ha deciso di lasciare la sua casa. Una casa al terzo piano di via Zabatta, vista diretta sulla discarica. «La decisione definitiva - spiega - l'abbiamo presa a settembre dopo un'estate che in tutto il territorio è stata d'inferno. Era impossibile vivere con quella puzza che di giorno e di notte penetrava anche stando con le finestre chiuse». Di qui il trasferimento nell'abitazione dei nonni che vivono a Boscoreale, sicuramente meno vicino alla discarica, ma dove si sentono comunque da mesi i miasmi maleodoranti. «Abbiamo dovuto scegliere - aggiunge Luisa - il male minore. Certamente si tratta di una soluzione non indolore. Soprattutto per i bambini che hanno perso le cose alle quali erano più affezionati. La nostra vita è stata sconvolta. Io sono sempre più impegnata sul fronte delle iniziative antidiscarica e i miei figli mi vedono sempre di meno». Un trasloco deciso sì per la puzza ma anche perchè, racconta ancora la mamma vulcanica, «c'era un clima infernale. I bambini vivevano in diretta le fasi della guerra per la discarica, tra assalti, scontri e distruzioni. Così in poco tempo la nostra vita è cambiata totalmente. Noi abbiamo perso tutto». Luisa ha anche deciso di mettere in vendita la sua abitazione per la quale paga un mutuo di 500 euro al mese: «Ma chi volete che la compri un'abitazione con vista sulla discarica, a contatto diretto con un odore nauseabondo?».