"Via l0immondizia dalle strade rischio epidemia"
"Sarò il primo a scortare i camion"
Boscoreale. Il difficile ritorno alla normalità rappresenta la nuova emergenza. Le strade devono essere liberate dai segni della guerriglia, come i camion bruciati e le masserizie che ancora ostruiscono la via Panoramica del Vesuvio e via Passanti Flocco. Sopra ogni cosa, però, c’è la necessità di raccogliere i sacchetti della spazzatura accumulati in ogni angolo della città nella lunga settimana d’inattività dello sversatoio Sari. «Se non si rimuovono i rifiuti dalle strade, c’è il rischio di un’epidemia - ha detto ieri, allarmato, il sindaco Gennaro Langella - bisogna dire basta in maniera definitiva alla violenza e agli atti vandalici. Noi che ci stiamo battendo per evitare l’apertura della seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio, ora dobbiamo dimostrare in modo concreto quanto conti per noi la tutela dell’ambiente. Ripuliamo le città. Non fermiamo, dunque, gli autocompattatori, perché i prossimi porteranno rifiuti dei nostri comuni». Un appello diretto ai cittadini ancora presenti, giorno e notte, al presidio della rotonda tra Boscoreale e Terzigno, ma che rappresenta anche un primo, importante, gesto di collaborazione rispetto al nuovo piano proposto dal commissario Guido Bertolaso. Un piano che Langella, insieme ai colleghi sindaci di Terzigno, Boscotrecase e Trecase, non ha sottoscritto, in attesa di ulteriori garanzie della non apertura della cava Vitiello. «Non vi sono assolutamente rischi di epidemie determinate dal sito Sari per il quale sono in corso le operazioni messa in sicurezza – ha voluto sottolineare il primo cittadino di Boscoreale – ma rischi igienico-sanitari potrebbero svilupparsi dai cumuli di immondizia che sono ormai ammassati ovunque. Bisogna intervenire presto per riportare il paese alla normalità». In queste ore, infatti, è stata avviata un’operazione straordinaria di raccolta. I camion stanno prelevando i sacchetti e una gran quantità di rifiuti speciali. Sono mattoni, materassi, divani e tutto quanto è stato usato nei giorni scorsi per sbarrare la strada agli autocompattatori. Domani sera, con tutta probabilità, cominceranno i primi conferimenti prima, però, vi sarà un ulteriore riunione dei sindaci in Prefettura per decidere il cronoprogramma e le modalità degli sversamenti da parte dei soli comuni vesuviani. «Sarò in prima fila a scortare e difendere gli autocompattatori – ha commentato Langella - se fosse necessario tranquillizzerò anche gli animi dei manifestanti. Faccio appello ai cittadini affinché non blocchino i mezzi e non ritardino la raccolta di rifiuti che sono quelli dei nostri paesi. Rispettando un calendario, dovremo impegnarci tutti a fare sistema perché questa discarica dobbiamo un po’ adottarla». Ieri mattina Langella ha voluto assistere alle operazioni di bonifica in corso presso lo sversatoio Sari. «Insieme a una delegazione di mamme vulcaniche, accompagnati da un esperto Nicola Dell’Acqua della protezione civile, abbiamo avuto accesso al sito militarizzato per verificarne lo stato – ha raccontato il sindaco - abbiamo constatato che sono in corso i lavori di copertura dei rifiuti con terriccio e pozzolana, per contenere gli odori, ma anche attività di preparazione per il conferimento dei rifiuti provenienti dai diciotto comuni della zona rossa del Vesuvio». Dell’Acqua ha anche informato Langella che a breve la protezione civile attiverà un sito internet dove, con cadenza quotidiana, saranno pubblicate tutte le notizie di relative alla gestione della cava Sari, come le quantità sversate e i controlli effettuati.