Allarme Taburno convocati i sindaci
«L'ente Parco del Taburno rischia di avviarsi nella direzione dell’eutanasia istituzionale». Pessimista e durissimo Giovanni Moriello, presidente dell'ente parco Taburno Camposauro, commentando le difficoltà economiche ed operative in cui versa l’ente. «Al progressivo e crescente taglio dei fondi regionali - commenta Moriello - da qualche giorno si sono aggiunte nuove preoccupazioni sulla sorte dei Pirap, i progetti integrati rurali per le aree protette, sui quali si puntava per il rilancio del territorio. Un territorio peraltro che paga un’atavica difficoltà a creare occasioni di sviluppo. Di questo passo l'ente parco morirà». Argomenti che saranno al centro di una riunione di tutti i sindaci dell’area protetta, con i quali Moriello vuole condividere queste preoccupazioni alla vigilia di importanti appuntamenti. Come quello relativo alla Carta della valorizzazione, redatta da Roberto Formato, esperto in turismo e marketing territoriale. La Carta, frutto della collaborazione del parco del Taburno con Legambiente Campania, verrà presentata in anteprima alla stampa questa mattina alle 12 presso la Rocca dei Rettori, mentre per la metà di novembre è previsto un nuovo appuntamento a Cautano. Si tratta delle prime applicazioni in Italia della «Carta Europea del Turismo Sostenibile», che rientra nelle priorità del programma di azioni «parks for life» dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (UICN). La Carta della Valorizzazione è prima di tutto uno strumento per la definizione delle linee di indirizzo e delle procedure per incoraggiare un turismo che sia sostenibile per l'area protetta, e al contempo, attraente per il mercato. Obiettivo è quello di far dialogare insieme, per condividere un progetto, i gestori del Parco, gli Enti territoriali coinvolti nel suo territorio, le aziende turistiche locali, le scuole e gli ordini professionali. L'adesione alla Carta europea, che costituisce il traguardo del processo avviato dall’Ente Parco, permetterà al territorio di armonizzare le forme di economia presenti e di garantire un'adeguata qualità della vita della popolazione locale. Dal punto di vista dei contenuti la Carta riassume le «promesse» che il territorio fa ai propri visitatori: contiene difatti gli standard qualitativi che il territorio del Parco promette di rispettare sul piano dell'accoglienza e gli interventi che gli Enti locali si impegnano a porre in essere, comprendendo dunque una varietà di servizi erogati dai diversi comparti dell'offerta turistica, delle produzioni tipiche e anche nel campo della formazione ambientale. Le prime indicazioni sono quelle rivolte enti territoriali, basate su indicatori di sostenibilità della destinazione. A queste si accompagnano le raccomandazioni concordate con gli operatori e gli altri enti in rapporto alle diverse tipologie di servizi e attività coinvolte nella filiera di offerta turistica, quali l' accoglienza turistica (pro-loco, punti informativi, musei, riserve naturali, etc.); la ricettività; la ristorazione; i prodotti dell' artigianato, della gastronomia, etc.; l'educazione ambientale nelle scuole. La promozione della Carta, aperta a tutte le aziende o strutture del territorio che operano nel campo dell'offerta turistica, prevede un processo partecipato che il Parco del Taburno Camposauro avvierà nei prossimi mesi.