San Tammaro "liberata", tolto il presidio

La gioia dei manifestanti "Scaduto il tempo basta camion da Napoli"
27 ottobre 2010 - Davide De Stavola
Fonte: Il Mattino

San Tammaro. L’ultimo giorno di presidio davanti alla discarica di «Maruzzella» è stato una via di mezzo tra una festa e una liberazione. I manifestanti, con in testa il primo cittadino di San Tammaro Emiddio Cimmino, hanno salutato l’ultimo giorno di validità dell’ordinanza emessa dal presidente della Regione, Stefano Caldoro, «come l’ultimo atto di un sopruso» che pensano di aver subito – insieme con tutta la provincia di Caserta – da parte della Regione. La mattinata per i dimostranti si è aperta con l’arrivo di un tir carico di rifiuti provenienti dalla provincia di Napoli, il quale è riuscito a portare al termine il suo obiettivo, sotto l’occhio vigile di esercito, carabinieri e polizia. Nella cosiddetta «tenda dei beduini» - come ama chiamarla il sindaco San Tammaro – per tutta la giornata il clima è stato disteso. La stessa fascia tricolore, dopo aver trascorso una settimana davanti alla discarica, si è allontanata per recarsi poche ore al Comune, riprendendo la normale attività amministrativa. Alle 17 la chiusura giornaliera del sito e i manifestanti, sventata la minaccia, hanno sciolto il presidio. «Adesso vedremo cosa succederà – ha affermato la locale fascia tricolore – visto che l’ordinanza esaurisce la sua validità oggi e il Tar ha sospeso la proroga del provvedimento. Credo che abbiamo dato un segnale chiaro alla Regione. Inoltre, penso che Bertolaso stesso abbia capito che il muro contro muro non fa bene a nessuno. Io, però, resto pessimista e dell’idea che fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. In ogni caso, se qualcuno non ha recepito il messaggio, vuol dire che di fronte all’ennesima decisione che andrà contro gli interessi di questo territorio, useremo forme di protesta più incisive di quelle usate in questi giorni». Su quanto accaduto nell’ultima settimana, il primo cittadino è categorico: «Abbiamo protestato perché eravamo convinti che le 400 tonnellate di rifiuti al giorno avrebbero gravemente danneggiato San Tammaro e tutta la provincia. Dopo venti anni di devastazioni, quest’area non merita un ulteriore danno». Da corso Trieste, invece, l’assessore provinciale all’ambiente, all’ecologia e alla gestione rifiuti, Umberto Arena, spera di poter risolvere la questione rifiuti nel casertano, «senza doversi accollare necessariamente i problemi degli altri», come accaduto con l’ordinanza firmata dal governatore della Campania: «Credo che in futuro non vi saranno decisioni del genere - ha detto - Caldoro e l’assessore Romano, prima di prendere qualsiasi decisione, la concerteranno con le Province. Noi e per primo il presidente Zinzi, siamo disponibili a fornire la nostra collaborazione, però, devono tener conto che noi stiamo cercando di attuare un piano dei rifiuti che deve risolvere la questione sul nostro territorio». Arena spiega quali danni possano arrecare provvedimenti del genere in Terra di Lavoro in questo momento: «Il piano che abbiamo elaborato si basa su labili equilibri e quando questi equilibri vengono modificati, il progetto rischia di essere ritardato o di fallire. La discarica di San Tammaro è funzionale al piano per i rifiuti della provincia di Caserta, ma se viene riempita con la spazzatura del Napoletano, come accadeva in passato, noi non riusciremo mai a realizzarlo entro i due anni e mezzo, termine che ci siamo prefissati per uscire definitivamente dall’emergenza rifiuti».

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