Cinque milioni per Serre, ma Cornetta dice no

Il sindaco: "E` una quota del ristoro promesso e mai arrivato". Il prefetto: "Facciamo un nuovo patto"
27 ottobre 2010 - Petronilla Carillo
Fonte: Il Mattino Salerno

Giacca a vento blu, cappuccio in testa e una cartellina verde ben stretta tra le mani. Palmiro Cornetta arriva con largo anticipo all’incontro fissato in prefettura. Con lui ci sono il vicesindaco Domenico Catalano, l’assessore all’Ambiente e al bilancio Anna Maria Goglia, consiglieri di maggioranza e opposizione, cittadini che risiedono vicino alla discarica. «Devono rispettare gli accordi. Devono solo rispettare gli accordi», ripete il sindaco-masaniello a quanti gli si avvicinano e, nel rispondere alle domande dei giornalisti, sventola il protocollo d’intesa che aveva firmato, appena tre anni fa, con il ministero dell’Ambiente. Un «patto» che sancisce la fine dell’incubo rifiuti per Serre a fronte dell’ultimo sacrificio richiesto con Macchia Soprana. L’incontro con il prefetto Sabatino Marchione si conclude con un nulla di fatto, una trattativa di circa novanta minuti durante i quali il massimo esponente cittadino del Governo ha ascoltato tutti i pareri dei presenti, incassando anche gli sfoghi di qualche cittadino esasperato. Una riunione terminata con una dichiarazione di guerra del primo cittadino, «Dico ancora no ai rifiuti», cui segue un secco commento del prefetto: «Vi ricordo che sono responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica. E ho detto tutto». Ed è l’unico scambio verbale forte tra sindaco e prefetto nel corso di una riunione caratterizzata da toni pacati. «Scurdammc ’o passat... dite così voi in Campania...» esordisce Marchione per spezzare la tensione, dopo che Cornetta «riassume» i tre anni di disagi e la lunga vertenza che, dal caso Valle della Masseria alla nuova ondata di emergenza napoletana, lo riporta a discutere nuovamente di rifiuti: altre centoventimila tonnellate in arrivo subito dopo il ponte di Ognissanti. Il primo cittadino di Serre risponde picche a qualsiasi ipotesi di transazione. E il prefetto Marchione, ambasciatore del Governo, ne sfodera diverse di proposte: dall’immediata consegna di una quota dei fondi previsti per il ristoro ambientale all’impegno (giunto via fax) della giunta Caldoro a non inserire Valle della Masseria nell’elenco dei siti che faranno parte del piano industriale dei rifiuti della Regione. «Abbiamo ricevuto una telefonata dell’avvocato Ettore Figliolia - precisa il prefetto - che ci comunica la decisione del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, di riuscire a darvi un anticipo di quattro-cinque milioni di euro dei quindicimila che vi sono stati promessi. Soldi disponibili a stretto giro». «Non ci stanno facendo nessun regalo - precisa Cornetta - i soldi sono stati girati dal Governo al commissariato tempo fa e si sono persi per la strada. Questa non è una cortesia, è soltanto un tentativo di comprarci senza tenere fede all’ennesimo impegno preso dalle Istituzioni e non rispettato. Valle della Masseria, poi... Non doveva mai essere presa in considerazione...E non dimentichiamo che ci sono 100mila tonnellate di ecoballe a Persano che ancora non sono state tolte e che Persano è sempre Serre». Cornetta dunque rilancia. «Questi famosi quindici milioni di ristoro ve li regaliamo... non li vogliamo più. Usateli per costruire un’altra discarica. Serre cresce e va avanti anche senza i vostri soldi. E poi... proprio mentre noi siamo qui a Macchia Soprana c’è una ruspa che lavora per la sistemazione della strada: complimenti!». «Vi leggo una lettera appena giunta dalla Regione e firmata dall’assessore Giovanni Romano...», prosegue il prefetto. È quella nella quale la Regione prende impegni su Valle della Masseria. «Il sito verrà depennato dal piano industriale, la Regione che non terrà conto delle disposizioni precedenti», prosegue Marchione. «E perchè dovremmo sottoscrivere un nuovo patto quando ancora non viene rispettato il protocollo d’intesa?», precisa Cornetta. E poi conclude: «Anche la Provincia ha le sue responsabilità. Entro dicembre 2007 doveva scegliere un sito alternativo a Macchia Soprana. Invece, cambiano i presidenti ma il problema resta».

Powered by PhPeace 2.7.16