Rifiuti, pressing su Caldoro: "Basta camion"

San Tammaro, scadono oggi i termini dell'ordinanza del governatore. I Sindaci restano a vigilare
26 ottobre 2010 - Davide De Stavola
Fonte: Il Mattino

San Tammaro. Continua il presidio davanti alla discarica di «Maruzzella». Quello di ieri è stato l’ennesimo giorno di permanenza davanti al sito di San Tammaro per i manifestanti, fra cui un nutrito numero di sindaci. Anche la penultima giornata è stata sostanzialmente tranquilla, con pochissimi mezzi arrivati dalla provincia di Napoli per sversare rifiuti: a fine giornata saranno cinque. Nonostante il clima rigido della notte, poche decine di dimostranti sono rimaste nella tenda per tenere sotto controllo la situazione. All’alba erano tutti svegli per controllare il varco, sempre sotto la stretta sorveglianza delle forze dell’ordine – carabinieri, esercito e polizia – che continuano anche loro a presidiare la zona in quelle poche decine di metri che separano la tenda dall’entrata della discarica. In mattinata la lunga attesa è stata interrotta soltanto dall’arrivo di qualche giornalista, di qualche curioso e da cittadini venuti a dare il cambio a chi era rimasto lì per tutta la notte. Nel pomeriggio e in serata cinque camion si sono presentati allo svincolo del sito e la «liturgia» di questi ultimi giorni si è ripetuta nella stessa maniera. Con i manifestanti sempre intenti a sbarrare la strada a qualsiasi tir proveniente dal Napoletano e le forze dell’ordine determinate a far rispettare l’ordinanza emessa dal governatore della Campania, Stefano Caldoro. Il quantitativo complessivo, di oltre 120 tonnellate di rifiuti, rispetto alle quattrocento previste dall’ordinanza, non ha pregiudicato la situazione della discarica e il fatto che in una settimana non siano arrivate le colonne di mezzi dal Napoletano, come ci si attendeva, non può che aver fatto piacere ai cittadini e ai sindaci che da giorni protestano pacificamente per salvaguardare il loro territorio. Quella appena trascorsa dovrebbe essere l’ultima notte da trascorrere nella tenda, diventata la base logistica per i dimostranti. I sindaci si alterneranno per tutta la giornata di oggi fino alla mezzanotte, cioè quando scadranno gli effetti dell’ordinanza regionale (la discarica dovrebbe chiudere intorno alle 17). Nonostante la lunga battaglia al freddo davanti a Maruzzella, tutti sembrano essere determinati a portare a termine il compito e a sperare che non vi siano altre decisioni, come quella che rischiava di danneggiare ulteriormente la situazione del territorio di San Tammaro. Nel pomeriggio di ieri, intanto, il sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, impegnato anche lui nelle proteste contro lo sversamento dei rifiuti di Napoli nella discarica, ha improvvisato una conferenza stampa. La fascia tricolore ha rilevato che «la situazione attuale è quanto mai sconfortante, poiché, nelle vicinanze del sito di Maruzzella, vi sono molte situazioni che potrebbero danneggiare la salute dei cittadini, oltre che dell’ambiente circostante. Noi sindaci della provincia di Caserta, di entrambi gli schieramenti politici, ci siamo uniti – ha detto il sindaco - in una contestazione che mira a salvaguardare i nostri territori da ulteriori penalizzazioni riguardanti la questione delle discariche, cui da anni già facciamo fronte». Il primo cittadino, in merito a quello che accadrà dopo il 26, cioè già da domani, teme il ritorno a una nuova gestione commissariale. In virtù di questa situazione Cappello sostiene che i sindaci già stanno chiedendo soluzioni che non contemplino necessariamente l’uso delle discariche e possano decretare la fine di quest’emergenza. Infine, a Castelvolturno, polemiche dopo la proposta del sindaco Antonio Scalzone, di ospitare un impianto per il trattamento dei rifiuti «a fronte di risorse e ristori ambientali».

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